Un appuntamento costante che ogni anno richiama numerosi partecipanti anche dai paesi vicini.
L’attività è iniziata di buon mattino con i numerosi volontari che, armati di guanti e sacchetti, si sono cimentati nella raccolta dei rifiuti dalla spiaggia.
Giovani e anziani insieme a dimostrazione di come la passione civile di quanti amano questa terra non ha età. Generazioni a confronto unite dallo stesso intento: ripulire l’arenile dai rifiuti abbandonati impunemente o da quelli trasportati dalle mareggiate e tutelare i luoghi simbolo della Costa degli Dei che negli anni hanno rappresentato un’occasione di sviluppo anche economico per la popolazione.
“Come già avvenuto in precedenza” ha dichiarato Franco Saragò, della segreteria regionale di Legambiente, “Spiagge Pulite, oltre ad una concreta attività di volontariato ambientale, oramai costante da circa quindici anni, vuole, ancora una volta, accendere i riflettori sulle condizioni in cui versano le spiagge della costa vibonese e, in particolare, le spiagge del comune di Ricadi. Il tema di quest’anno “Liberiamo le spiagge dai loro peggiori nemici: rifiuti abbandonati ed indifferenza” è eloquente.”
Ad essere posti sotto i riflettori di Legambiente l’incuria dei luoghi e in particolar modo i pochi accessi a mare pubblici “caratterizzati da frane e smottamenti che rendono difficile il transito veicolare e pedonale. Una condizione aggravata, in alcuni casi, dal perdurare della chiusura di antichi sentieri e strade storicamente ad uso pubblico e, nel corso degli anni, arbitrariamente privatizzati nell’indifferenza generale.”
L’iniziativa si è svolta prevalentemente nella spiaggia denominata della “Scalea”, eletta lo scorso anno, dal popolo del web e da Legambiente, quale spiaggia più bella della Calabria e quarta in Italia nella classifica che vede protagoniste spiagge blasonate del Cilento, del Parco della maremma e della Sardegna. Una spiaggia, quella della Scalea, per alcuni versi, da anni, adottata dal locale Circolo di Legambiente per la sua bellezza ma soprattutto per l’aspetto naturalistico e per la biodiversità che è presente sia nel costone che nel mare antistante. Nonostante ciò, ad un anno dal prestigioso riconoscimento, le autorità locali non hanno saputo cogliere l’importante opportunità e valorizzare adeguatamente un luogo simbolo che ha attratto migliaia di visitatori provenienti anche dall’estero.
L’iniziativa “Spiagge Pulite” è proseguita per l’intera mattinata ed è stata caratterizzata dall’attività di pulizia da parte dei volontari i quali hanno raccolto vari quintali di rifiuti. Una lunga lista di “Schifezze da spiaggia” come vengono definite da Legambiente: bottiglie, buste e bidoni di plastica, elettrodomestici, attrezzi per la pesca, vetro, copertoni e polistirolo che sono state rinvenute sulle spiagge e che opportunamente differenziati per tipologia sono stati immediatamente consegnate alla piattaforma di conferimento per il loro smaltimento.
Spiagge e fondali puliti è un’iniziativa che si svolge in contemporanea in tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo in 1.500 località diverse e che all’estero prende il nome di Clean Up the Med. I 22 paesi coinvolti che si affacciano sul Mediterraneo ospitano il 20% di tutte le specie marine esistenti spesso mese a rischio dall’irresponsabilità umana.
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