La figura del Presidente del Consiglio

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antonio mamoneDa più parti, cittadini del nostro territorio comunale, chiedono chiarimenti circa la funzione e la figura del presidente del consiglio, in un piccolo comune. Mi corre l’obbligo a questo punto chiarire, una volta per tutte, quanto da me affermato in sede di consiglio e segnatamente, fare riferimento alla  mia dichiarazione di intenti nel momento in cui ho accettato l’incarico.

Questo mio intervento, ripreso nella sua essenzialità, spero possa fugare ogni dubbio, dare chiarezza ed precisare al meglio la figura istituzionale del presidente del consiglio comunale. Intanto il presidente del consiglio è una figura istituzionale, al pari del sindaco, degli assessori e di tutta la formazione di governo locale. Rappresenta tutto il consiglio, con precise funzioni di competenze attribuite dalla legge. Ha solo una semplice prerogativa particolarissima: è il primo tra gli uguali.

Tenendo ferme le funzioni che la legge assegna al presidente del consiglio, non obbligatoria nei comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti, ma contemplata nello statuto del comune di Drapia, penso che questa figura di recente istituzione, possa in certa maniera contribuire a realizzare un nuovo modo di fare politica nel nostro comune.
In quella mia dichiarazione di intenti, esprimevo la mia speranza per il futuro del nostro territorio, vale a dire quella di dare maggiore coinvolgimento ai cittadini  singoli ed associati, ma di buona volontà, incoraggiando e promuovendo forme di partecipazione popolare, informare i cittadini elettori sulle vicende amministrative di interesse generale, per mantenere il comune al passo con le esigenze dell’oggi e guidare, così, la crescita del nostro territorio. Recependo altresì quel principio di sussidiarietà contemplato dalla Costituzione Italiana; nel rispetto dello statuto e dei regolamenti ed ancora della mia e della nostra azione di amministratori.
Continuavo dicendo che pur essendo persona di parte, eletto dall’attuale maggioranza di governo locale e con una precisa identità e appartenenza, ho ben chiaro e sono cosciente che i miei primi doveri nel presiedere  l’assemblea consiliare, saranno quelli del rigore, dell’equilibrio, del bilanciamento e dell’imparzialità; garantendo a tutti gli amministratori il compito  assegnato dalla volontà popolare e dalla legge e nel rispetto delle minoranze. Nell’esercizio delle mie funzioni, cercherò di improntare una presidenza sana, decisa e soprattutto libera. Sana e decisa per dire no e cercare di lavorare secondo la categoria del buon senso, quando le situazioni lo richiederanno e libera nell’agire senza condizionamenti ed in comune accordo con tutti i membri dell’amministrazione. La mia meta ed il mio intendimento sarà quello dell’interesse di tutto il territorio del comune di Drapia, di tutte le frazioni, nessuna esclusa. Il tutto per dare nuovo valore e prestigio al consiglio da me presieduto ed all’amministrazione comunale, anche in vista di un prossimo futuro che spero ci vedrà, se gli elettori lo riterranno opportuno, ancora protagonisti. In conclusione sottolineavo e mettevo in evidenza che la qualità della nostra azione di governo e delle nostre discussioni, saranno di certo determinanti  per la stessa qualità della nostra  assemblea consiliare e dell’amministrazione tutta; per realizzare in maniera proficua, utile ed efficace quello che tutti i cittadini elettori, nessun escluso, si aspettano da noi.
                                                                                                                   

Antonio Mamone
(Presidente del Consiglio Comunale di Drapia)

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