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100 americani a Gerocarne

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Il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillopapillo

«Cento ragazzi americani, in visita nella nostra provincia, il prossimo ventuno aprile invaderanno pacificamente Gerocarne, per ammirare il centro storico cittadino, l’antico borgo dei vasai, gli stessi artigiani all’opera, le caratteristiche fornaci e la chiesa».

È un annuncio quasi insolito quello che fa il primo cittadino di Gerocarne, Vitaliano Papillo, fiero del fatto che il centro da lui amministrato possa avere «dei rari e preziosi gioielli da mostrare addirittura ad un pubblico di giovani americani, che non potrà non rimanere piacevolmente colpito dalle antiche arti, tradizioni e bellezze che il mio paese può offrire. Oltre al centro storico, all’antico borgo ed alla chiesa, infatti, quello dei mastri vasai è un antichissimo mestiere che, tramandato da padre in figlio viene ancora, fatti salvi alcuni piccolissimi adeguamenti moderni, praticato manualmente allo stesso modo in cui si faceva in passato, spesso nelle stesse antiche botteghe di allora, dove anche oggi si riesce a respirare lo stesso clima dei decenni che furono. La visita degli studenti americani è stata resa possibile grazie all’interessamento della professoressa Eleonora Cannatelli, la quale, originaria di Gerocarne, ha voluto che i cento ragazzi, già in visita al Mumar ed ai ruderi del convento di Soriano ed alla Certosa di Serra, facessero una tappa di circa 2 ore anche qui, dove poter ammirare solo alcune delle unicità di cui il paese dispone.

Volendo rimanere in linea con quello che si inaugurerà tra una quindicina di giorni, l’esposizione universale di Milano, dove qualche nostro artigiano sarà presente, l’occasione di martedì prossimo sarà per noi un piccolo Expo locale, che permetterà di far espatriare oltre oceano le peculiarità e l’artigianato antico di Gerocarne. Siamo consapevoli che ciò di cui i piccoli centri dell’interno, come il nostro, dispongono, rappresenti un grande patrimonio da valorizzare e tutelare con ogni mezzo lecito, perché solo partendo da ciò di cui si dispone si può spirare ad invertire una rotta che spinge solo verso l’abbandono. Anche quella offertaci con la visita dei prossimi giorni rappresenta una bella occasione che può aiutarci alla valorizzazione ed alla promozione di ciò che abbiamo e di ciò che siamo. Un’occasione che noi, con orgoglio e fierezza, ci apprestiamo a vivere cercando di organizzare al meglio la permanenza dei giovani ospiti a casa nostra».

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