L’obiettivo è quello di stimolare la cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica; puntare allo sviluppo culturale per il progresso economico e una maggiore coesione sociale; valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i servizi rivolti ai turisti; sviluppare le industrie culturali e creative.
Ritengo che sia stato formulato un progetto innovativo, capace di rispondere nel migliore dei modi alle opportunità offerte dal ministero e sostanziare così le nostre aspirazioni di crescita e sviluppo. La città di Tropea ha le carte in regola per centrare l’obiettivo.
Presentata la candidatura, Tropea dovrà rimanere col fiato sospeso fino al 30 aprile. Per quella data, infatti, il Mibact renderà note le dieci città finaliste, chiamate a predisporre la stesura definitiva del dossier, da trasmettere entro il 30 giugno, caratterizzato da un livello di elaborazione più approfondito rispetto al precedente. Entro il mese successivo, il ministero individua e propone due distinte città cui conferire il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, l’una per l’anno 2016, l’altra per l’anno 2017. Questa candidatura è un’occasione molto importante per Tropea perché, nonostante il poco tempo a disposizione per la presentazione, si configura comunque quale momento di condivisione e di confronto cruciale per lo sviluppo strategico della città.
Il prestigioso riconoscimento vale un contributo di un milione di euro per la realizzazione di quanto contenuto nel progetto generale.
Assessore alla Cultura
Maria Stella Vinci
Commenti
comments