L’età del Bronzo nel nostro terrritorio, per la ricchezza di materiale rinvenuto e l’evidente presenza umana nei luoghi da noi visitati, occupa l’argomento principale della conversazione.
“L’età del bronzo indica, rispetto a una data società preistorica o protostorica, il periodo caratterizzato dall’utilizzo sistematico ed esteso della metallurgia del bronzo che, per quanto riguarda l’Europa, si estende dal 3500 a.C. al 1200 a.C.”.
Ritornando al tema di questo nostro scritto a coloro che hanno prestato la loro opera in silenzio, un riconoscimento uffuciale di grande professionalità a Ciccu e ai membri dell’associazione Paolo Orsi lo troviamo nella tesi di laurea di Maria Rita Varricchio l’ “Età del Bronzo medio e recente nel promontorio di Tropea”.
Francesco Rombola’ e Ferdinando Staropoli dell’Associazione culturale “Paolo Orsi” di Tropea, che già’ da diversi anni insieme ad altri membri della medesima associazione avevano effettuato rinvenimenti e segnalazioni di materiali e giacimenti pre- e protostorici alla Soprintendenza Archeologica della Calabria”.
L’unita’ storico-geografica prescelta e’ costituita dall’intero promontorio del Poro. Nell’ambito di tale progetto e’ stato effettuato un programma di ricerche di superficie intensive e diverse campagne di documentazione grafica sia dei reperti venuti in luce nel corso delle nuove ricerche che di alcuni importanti complessi frutto di ricerche precedenti.
Nel corso delle ricerche effettuate sono stati individuati 18 nuovi complessi riferibili a tale arco temporale: Briatico vecchio, Torre S. Irene, Punta di Zambrone, Bagneria (abitato), Biluscia, Torre Ruffa, Capo Vaticano, Torre Marrana, Luguni’, Panaia, Pirara, Petto della Torre, Olivadi, Galluppi, Mesiano, Ciappetta, Mancipa, Mileto vecchio, e sono stati raccolti nuovi dati e documentazione relativi alle acquisizioni precedenti: Tropea, Bagneria (necropoli), Torre Parnaso, Scrimbia, Vibo Valentia.
Il discorso è molto lungo, il materiale trovato è tanto per quantità e per importanza ma rischia di diventare noioso per chi non è interessato all’archeologia e nello stesso tempo non essendo il mio campo di esperienza addentrandomi rischierei di prendere delle cantonate. Per cui mi fermo a quello che è l’interesse delle mie ricerche e cioè conoscenza dei Luoghi della memoria per condivedere con voi la storia dei luoghi delle nostre origini e il piacere di sapere di una così illustre progenie di antenati, di rendere visibili e fruibili tali siti nella speranza di suscitare interesse in qualcuno e rispetto in tutti.
Grazie Ciccu.
Agostino Gennaro
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