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Tornano i seminari Mnemosyne

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Il progetto culturale dal titolo “I Percorsi della Memoria” nato nel 2014 dalla collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese,  si configura come un ciclo di seminari finalizzati principalmente alla divulgazione scientifica e culturale.

Vista la buona riuscita di questa esperienza, abbiamo pensato di pubblicare i Seminari del 2014 e di ripetere annualmente l’esperienza.

Per i Seminari del 2015, è stata indetta nel mese di febbraio una Call for Paper finalizzata alla richiesta di contributi che è circolata su internet e in diversi ambiti scientifici e culturali (dalle Università fino anche sul sito Academia.edu).

La Call, esattamente come nel 2014, era aperta a tutti gli studiosi calabresi di età inferiore ai 45 anni non inquadrati in ruoli universitari, e ai quali si chiedeva di partecipare in qualità di relatori a dei seminari tematici, così che le ricerche condotte dalle generazioni più giovani si potessero  condividere, non solo tra gli specialisti, ma anche con un pubblico più vasto. In questo modo è possibile avere una visione  dello stato della giovane ricerca scientifica della Regione in materia di Archeologia, Arte, Storia e Architettura e divulgarla anche al grande pubblico.

Sono previste per questo anno due sezioni: una primaverile inaugurata dalla dott.ssa Maria Teresa Iannelli, Funzionario di Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria e Direttrice del Museo Archeologico di Vibo Valentia, che si svolgerà ad aprile e maggio,  ed una autunnale, nei mesi di ottobre e novembre, inaugurata dal dott. Alessandro D’Alessio, Funzionario di Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria e Direttore del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide.

Sabato 28 marzo alle ore 17.00 presso i locali del Santa Chiara, sede del Sistema Bibliotecario Vibonese avrà luogo il Seminario Inaugurale tenuto dalla Dott.ssa M. T. Iannelli, dal titolo “Le vicende di Hipponion e del suo territorio tra Pirro e Annibale”.

L’intervento tratterà delle vicende storiche della città greca e del ruolo socio-politico-economico da essa svolto nell’ambito del Bruzio tirrenico, nel corso del III sec.a.C., attraverso l’analisi dei resti archeologici rinvenuti anche nelle recenti campagne di scavo effettuate in diverse aree del Parco archeologico urbano: il Cofino, piazza Luigi Razza, via G. B. Romei e molte altre.

Lo studio delle importazioni ceramiche sia a vernice nera che anforiche, in accordo con quello delle produzioni locali offre, l’immagine di una città fiorente e vitale, pienamente inserita nella koinè culturale magno greca, in parallelo con le altre città calabresi (Reggio, Locri, Temesa e il territorio dei Taureani), e di un centro che produce autonomamente sia ceramica fine, che contenitori anforici.

Per quanto riguarda il territorio, la revisione dei dati disponibili per l’area compresa tra Tropea e Capo Vaticano permette di affermare che intorno all’inizio del III secolo a. C., o nel corso della prima metà, vi è una ristrutturazione nell’uso del territorio che comporta l’abbandono di siti costieri che erano stati a lungo vivaci e prosperi come Tropea e Torre S. Maria, e la realizzazione di nuovi impianti di siti anche nell’entroterra del territorio del Poro, tra Medma e Hipponion.

A seguire una visita guidata tenuta dalla dott.ssa stessa alla sua mostra, allestita nei locali del Castello, dal titolo ” Le Spose e gli Eroi”, esposizione di materiali votivi provenienti dalle più importanti necropoli e aree sacre della Calabria.

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