Di seguito l’intervento del prof. Pasquale De Luca, presidente dell’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee”, all’evento Voci e Colori sabato 14 marzo 2015 presso la sala consiliare del Comune di Drapia.
In basso una galleria fotografica di Nancy Riso.
Intervento
Premessa. Prima di cominciare: mi assumo personalmente la responsabilità di questa iniziativa e dell’intera gestione della manifestazione, perché ho piena fiducia nei miei collaboratori. Accetto tutte le critiche e ne faccio tesoro, rifiuto le offese.
Perché. Perché sono qui, perché siamo qui.
Nei giorni passati più volte mi è stato chiesto: Drapia, perché Drapia? Sono qui, per tornare al passato, per rompere col passato. Perché le mie radici affondano su questa terra, perché i miei piedi hanno camminato sui suoi sentieri, sono andati da piccolo sulla vecchia strada d’u Briganteu.
Siamo qui come Associazione, perché l’elemosina dà umiliazione. E siamo qui perché le “Onde Mediterranee” sono onde del mare, non hanno confini, vanno in libertà. Non sono legate a nessun campanile, non sono sottomesse a nessuna bandiera. Ma siamo qui per omaggiare con rispetto e venerazione le donne, le nostre donne, tutte le donne del mondo. E in questo paese, che qualcuno dice è morto, noi portiamo con un sorriso vita e poesia e l’augurio di un futuro luminoso come la storia del passato.
Voglio ricordare il lavoro, le fatiche delle donne di questo paese, una per tutte: Maria ‘a postèra, che scendeva e saliva tutti i giorni da Tropea con la posta e grossi pacchi sulla testa. Ma un pensiero particolare e una preghiera rivolgiamo alla Madonna del Carmine ché vegli e protegga sempre questa comunità.
Ringrazio Marcella Davola che con grande disponibilità ci affianca in tutte le nostre iniziative (cito: il Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” con Antologia che cresce e si rinvigorisce di anno in anno anche se devo denunciare un grave disservizio postale che ci ha fortemente penalizzati; Voci e colori – poesia donna; Parole, suoni, colori: Emozioni con opuscolo; Calendario; incontri e presentazioni varie) che fanno onore al nostro territorio e in piccolo contribuiscono alla sua crescita umana, sociale, civile, culturale.
Ricordo con dolore tutte le donne del mondo che combattono e soffrono per la loro libertà, per la loro dignità di essere donna, per la loro identità.
Ricordo con tristezza tutte le bambine sfruttate, vilipese, offese, usate come strumento di morte in nome di fanatismo politico-religioso, orrore e vergogna per l’uomo che non è uomo.
Esprimo la mia vicinanza alle donne umili e silenziose, madri, figlie e mogli, sorelle, chiuse nella sofferenza, nel dolore della malattia, abbandonate, dimenticate, senza affetti, escluse da questa società crudele che vede solo l’utile materiale, la statistica, e ubbidisce alla legge della produttività, alla legge del mercato.
Saluto le donne d’Argentina a cui siamo legati da un rapporto di amicizia e di gemellaggio. Siamo qui per rendere omaggio alle nostre donne che nella poesia e nella narrativa trovano motivo di vita: Dalida Fusco, Caterina Sorbilli, e alla grande poetessa Silvia Bre, di cui dirò.
Ringrazio il sindaco che ha permesso questa manifestazione, il sig. Mamone per l’entusiasmo con cui ha accolto questa nostra iniziativa, l’avv. Furchì per la sua collaborazione, il pubblico per la partecipazione e l’attenzione, il m° Pirrone venuto qui appositamente da Catanzaro, Geraldyne Caracciolo, Ines Epifanio che danno voce alla poesia e la stampa che ci segue con attenzione, e ritorno alla poesia.
Pasquale De Luca