Nella Sala consiliare di Piazza Solari gente di tutte le età incollata alle sedie, tutti intenti a seguire il valore delle parole recuperate da De Luca, per i cittadini di Francavilla Angitola un vero e proprio riappropriarsi del proprio bagaglio identitario, tanta la memoria recuperata, tantissimi i termini analizzati, i modi di dire, gli usi e costumi, le etimologie, le parole ritrovate.
Presenti all’importante evento, organizzato dall’Amministrazione comunale di Francavilla Angitola, l’editore Roberto Laruffa, presente in sala anche con un fornito stand librario sulle tematiche calabresi, e il direttore deIl’Istituto Biblioteca Calabrese e Sindaco di Soriano, Francesco Bartone. Dopo i saluti del sindaco di Francavilla Angitola, Antonella Bartucca, l’introduzione dei lavori tenuta dal promotore dell’iniziativa, Amerigo Fiumara.
Il tema affrontato ” ‘A Parrata Fracavidota – Il Dialetto di Francavilla Angìtola e del suo Circondario”.
All’iniziativa hanno aderito: www.francavillaangitola.com, la Fondazione Culturale “Le Torri”, l’Associazione Onlus Phocas, l’Istituto Scolastico Comprensivo, www.francavillaangitola.eu, www.calabriaorizzonti.com, www.comunesentire.it e l’associazione “Gente di Mare”. Il glottologo Michele De Luca è nato a Roma, sua madre era romana, suo padre calabrese di Parghelia.
Il professore per oltre trent’anni ha insegnato l’italiano in Toscana e nel Lazio ma è con l’inizio del nuovo millennio che esplode prorompente, in lui, l’interesse per lo studio della cultura popolare e dei dialetti calabri. De Luca lo fa con passione, competenza, con un approccio di studio inedito e con periodiche incursioni sul campo; pubblica, nel giro di pochi anni, tanti articoli e brevi saggi, e qualche libro. Tra questi citiamo: “Giovan Battista Marzano interprete solitario del lessico calabrese”, in: Dizionario etimologico del dialetto calabrese, Sala Bolognese, Arnaldo Forni editore, 2006; Nomi dialettali e nomignoli dei comuni della Calabria e dei Calabresi, Catanzaro, Carello editore, 2007; Breve storia dei dizionari calabresi dal presunto Massara a Rohlfs, Roma, Immagini del Presente, 2009; La potenza evocativa del dialetto nelle opere di Ciccio De Rose: “Asulìa tu ca mi s’i frati” e “Ditti e mali ditti”, Roma, System Graphic, 2011; “Il saggio di vocabolario calabrese (1850) di Francesco Cherubini”, Roma, System Graphic, 2011. Storia insolita del “primo” vocabolario calabrese (2011), Il dialetto “arcaico” di Cetraro (2012). E i saggi introduttivi alle ristampe anastatiche del Dizionario etimologico del dialetto calabrese di Giovan Battista Marzano (2006) e del Saggio d’un vocabolario calabro-italiano ad uso delle scuole di Lorenzo Galasso (2013), La caffettiera napoletana nella tradizione folkloristica calabrese (2013), “Arrestámu ‘a cipúja”, Storia sociale della cipolla rossa di Parghelìa (2014), Il Bergamotto (2014), Da anni è impegnato alla realizzazione di un Dizionario comparato dei dialetti e delle tradizioni della Calabria. Quando tutte le migliaia di pagine del dizionario usciranno in libreria, i dialetti calabresi avranno pochi segreti e nulla da nascondere. La serata di Francavilla Angitola, andata in diretta video streaming, è stata interamente videoripresa da Giuseppe Pungitore per una produzione multimediale su dvd utile per le scuole del comprensorio. A conclusione dei lavori, dopo gli interessanti interventi di Lorenzo Meligrana e di Vincenzo Davoli, Amerigo Fiumara ha annunciato che a breve verrà pubblicato un volume specifico sul dialetto di Francavilla Angitola, a firma del professore Michele De Luca, che verosimilmente sarà presentato il 6 Agosto p.v., allorquando torneranno in paese gli emigrati per la festa di San Foca.
Franco Vallone
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