ASSOCIAZIONE CULTURALE “Drapia IN EUROPA”
C.da Sottocuntura s.n.c. 89862 DRAPIA (VV)
e-mail: drapiaeuropa@libero.it
Codice Fiscale 96027440799
Alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Via Ulpiano , 11
00193 R O M A
segreteriacd@protezionecivile.it
ufficio.ria@protezionecivile.it
e, p.c.
Al sig. Ministro dell’Interno
Piazza del Viminale, n. 1
00184 R O M A
caposegreteria.ministro@interno.it
Al sig. Coordinatore della Struttura di Missione
contro il Dissesto Idrogeologico
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Largo Chigi, 19
00187 R O M A
segreteria.italiasicura@governo.it
Al Sig. Presidente Giunta Regionale Calabria
Via Sensales, 20 – Palazzo Alemanni
88100 CATANZARO
Al Sig. Commissario Straordinario Delegato
rischio idrogeologico Regione Calabria
Via Maria Louise Gariano, 12
88100 CATANZARO
Al sig. Prefetto di Vibo Valentia
Corso Vittorio Emanuele III
89900 VIBO VALENTIA
prefettura.vibovalentia@interno.it
OGGETTO: Comune di Drapia (prov. di VV). Movimenti franosi versanti S.P. n. 18: segnalazione pericolo perdurante e richiesta adozione misure idonee.
Il sottoscritto Rodolfo Mamone, nella qualità di presidente pro tempore dell’Associazione “Drapia in Europa”, sottopone all’attenzione di codesto on. le Dipartimento quanto segue:
1) nei primissimi giorni dell’anno 2011, le copiose precipitazioni pluviali abbattutesi sul vibonese causarono rilevanti movimenti franosi lungo la strada indicata in oggetto, tali da determinarne la completa occlusione in prossimità del ponte che sovrasta il torrente Burmaria e il conseguente totale isolamento del centro abitato di Drapia (trattasi dell’unica strada di accesso al borgo), capoluogo dell’omonimo comune e sede della residenza municipale;
2) con ordinanza n. 1 del 05/01/2011 il Sindaco pro tempore provvide, giustamente, alla chiusura temporanea al traffico veicolare e pedonale della strada in questione “fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza”; tuttavia, del tutto opportunamente, si procedette a liberarne subito almeno una corsia per consentire, di fatto, il transito a chi, per ragioni di residenza o di lavoro, si trovava costretto a raggiungere il paese (ripetiamo: si tratta dell’unica strada che collega Drapia al resto del mondo);
3) va precisato che gli eventi meteorici d’inizio 2011 non hanno fatto altro che aggravare una situazione di dissesto idrogeologico che già da anni rendeva poco sicuro il transito sulla predetta via di comunicazione. Tanto è vero che già con nota prot. n. 152 del 03/12/2010 l’Assessore ai LL.PP. della Regione Calabria aveva comunicato al Sindaco di Drapia che – nel contesto dell’Accordo di Programma tra MATTM e Regione Calabria finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, siglato in Roma in data 25/11/2010 – era stato concesso al Comune un contributo di € 700.000,00 (€ settecentomila) per “Interventi di sistemazione dei versanti ponte Burmaria , loc. Saracinò e Ponte S.P. 18”;
4) a distanza di un anno dalla chiusura (sulla carta) della strada, stante l’inerzia dei soggetti deputati ad intervenire, cominciarono a pervenire alle autorità preposte le prime proteste da parte di cittadini e associazioni drapiesi. Proteste che sono andate aumentando d’intensità in misura proporzionale al dilatarsi dei tempi d’intervento; tempi assolutamente scandalosi, tenuto conto del carattere emergenziale della situazione creatasi;
5) alla data in cui la presente nota viene vergata, nonostante le veementi proteste cui si è fatto cenno (v. documenti allegati alla presente), poco o nulla è stato fatto (a quanto risulta, solo le indagini geotecniche e geognostiche) per porre rimedio ad una vicenda vergognosa, pur essendo disponibile – almeno sulla carta – il finanziamento prima ricordato; e il 31/12/2014 è definitivamente scaduto il termine (già prorogato due volte) entro il quale le risorse in parola avrebbero dovuto essere impegnate attraverso l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti, pena l’avvio delle procedure di revoca.
Il sottoscritto, nella qualità predetta, ritiene quanto superiormente esposto sufficiente a indurre codesto Dipartimento a sollecitare le articolazioni territoriali della Protezione Civile competenti a livello locale a mettere in atto almeno quegli interventi indispensabili ad evitare di continuare ad esporre ad inaccettabili rischi i beni primari della vita e dell’integrità fisica dei cittadini (svuotamento dai detriti e risistemazione della rete di contenimento collocata sul versante della strada), in attesa che le sonnacchiose autorità competenti si decidano, finalmente, a dare al problema acconcia e definitiva soluzione. Ad oggi, per quanto ci è dato sapere, soltanto l’Amministrazione comunale di Drapia da poco in carica (dalla quale, tuttavia, ci saremmo aspettati un approccio un po’ più “aggressivo”) sembra essersi preoccupata di spingere in tale direzione.
Riteniamo doveroso segnalare che le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno viepiù aggravato una situazione di rischio che già destava molta preoccupazione tra i Drapiesi; appare infatti evidente, anche ad occhi profani, che l’unico elemento di incertezza sul punto attiene non al se ma al quando il costone collasserà sulla strada. Nel momento in cui il pericolo più volte denunciato evolverà fatalmente in danno – sperando almeno di non dover piangere morti – sarà definitivamente certificato il fallimento della politica (nessuno, ai vari livelli istituzionali, potrà tirarsene fuori) e si aprirà la strada all’intervento della Magistratura (se non d’ufficio, su richiesta della associazione scrivente).
Concludiamo – ormai è diventato quasi un mantra – con l’aggiornamento di un dato: da quando è stata emanata l’ordinanza di chiusura della strada, tuttora formalmente in vigore, sono passati 1.500 (diconsi millecinquecento) giorni. È tutto!
Con osservanza
DRAPIA, 14 febbraio 2014
Rodolfo Mamone
Allegati (inviati tramite mail):
- Ordinanza chiusura strada;
- Lettera al Presidente della Provincia di Vibo Valentia;
- Lettera alle Autorità locali;
- Richiesta incontro pubblico al Sindaco di Drapia;
- Lettera al Presidente della Regione Calabria;
- Nota del Commissario Straordinario Delegato per il Dissesto Idrogeologico;
- Richiesta di intervento al Prefetto di Vibo Valentia;
- Petizione popolare al Prefetto di Vibo Valentia.
Commenti
comments