Breve cronistoria.
Nella prima metà del XVI secolo si comincia ad apprezzare una reale organizzazione delle strutture difensive costiere. A partire dal 1532, sotto l’impero di Carlo V, il viceré di Napoli don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, marchese di Villafranca del Bierzo (1532-1553), iniziò la costruzione di Torri costiere presidiate da militari muniti di catapulte ed armi da fuoco, tra cui almeno un cannone posto all’esterno.
La realizzazione delle Torri si rendeva necessaria per le continue scorrerie di corsari che mettevano a ferro e fuoco i villaggi rurali, facendo razzia di vettovaglie e bestiame, uccidendo tutti gli uomini e rapendo donne e bambini.
“Le Torri litoranee in vista l’una dall’altra lungo tutte le coste meridionali affinché vedendo fuste facessero fuoco di continuo e che tutte dette Torri dovessero corrispondere l’una con l’altra nel tirar mascoli et nel far foco…. acciò che il Regno fosse sicuro dai corsari, per cui tutte le Università del Regno pagano per ciascun fuoco 7 grani e un cavalluccio, che è la dodicesima parte di un grano. Però le terre che son distanti dalla marina 12 miglia pagano la metà di detto pagamento, il quale ascende a ducati 25.348 l’anno.
Gli avvistamenti venivano comunicati attraverso segnali di fumo e ove possibile, erano previsti servizi di ronda a cavallo, da torre a torre, effettuati dai cosiddetti “cavallari” o ” Torrieri”.
Le Torri si dividevano in due grandi categorie:
– le Torri di difesa sorgevano vicino ai centri abitati ed erano provviste di una guarnigione armata. A seconda delle dimensioni, erano dotate di due, quattro o sei pezzi di artiglieria di medio calibro
– le Torri di guardia o di avvistamento (guardiole), più piccole, con pochi uomini di guardia ed un solo cannone, erano disposte sulle alture, oppure lungo la costa, spesso in località difficilmente raggiungibili, ma in ottima posizione per sorvegliare molte miglia di mare. ogni torre era in vista delle due limitrofe, in modo da poter comunicare, sia durante il giorno (segnali di fumo) che di notte (con l’accensione di fuochi). Il numero di fuochi corrispondeva a quello delle navi in arrivo e la fumata, (nei limiti delpossibile…..) era rivolta nella direzione da cui queste provenivano. entrambi i tipi di segnalazione erano preceduti da un suono
di campana.
Col passare degli anni le Torri persero la loro funzionalità e passarono a proprietari privati con le evidenti conseguenze che tutti possiamo constatare: molte completamente distrutte e altre in assoluto abbandono.
Agostino Gennaro