Al Signor Presidente
della Giunta Regionale della Calabria
On. Gerardo Mario Oliverio
Via Sensales, Pal. Alemanni
88100 Catanzaro
racc. a/r anticipata mezzo fax 0961.525123
Signor Presidente,
mi rivolgo a Lei, nella duplice veste di Governatore e di Commissario delegato per l’emergenza idrogeologica nella nostra Regione, in quanto interlocutore serio e puntuale nell’affrontare e risolvere i problemi che investono la gente di Calabria.
Il Comune di Polia del quale, unitamente al Sindaco Carmelo Bova ed agli altri colleghi, sono amministratore, esattamente cinque anni fa veniva interessato, in località Ponte Scuro, da un ingente movimento franoso che, distaccandosi dalla montagna, portava con sé un tratto della Strada Provinciale n° 46 Pietre Bianche – Polia – Monterosso, isolando, di fatto, parte del centro abitato.
La scuola chiusa e trasferita altrove, le attività commerciali in ginocchio, enormi difficoltà nelle comunicazioni, in parte attenuiate da un bypass alternativo realizzato dall’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia, i nostri ragazzi costretti a percorrere chilometri, anche a piedi, per raggiungere la fermata dell’autobus: insomma, una situazione insostenibile, direi drammatica per chi, come noi, è costretto a viverla con cadenza quotidiana.
Un’enorme, maledetta frana, che ha di fatto reso impraticabile il paese, con tutti i disagi, facilmente immaginabili, ad una popolazione che ha più volte, ed apertamente, protestato, con echi di rilievo anche nazionale, dati dalle riprese condotte dal tg satirico di canale 5 “Striscia la Notizia” nell’aprile scorso: resta soltanto un Suo intervento risolutore, per far credere ai calabresi che ci sono persone di cui ci si può ancora fidare, ci sono Istituzioni pubbliche che accolgono le istanze dei propri amministrati, ci sono uomini sensibili al disagio di chi soffre una condizione di abbandono, ormai da troppo tempo.
Al 2012 risalgono le indagini geognostiche sul sito; il Commissario ad acta ha dato impulso alla vicenda appaltando i lavori: non resta che dare immediato avvio agli stessi, cercando di ripristinare, e finalmente, una condizione di normalità in un paese che, altrimenti, rischia di piegarsi su se stesso e di morire d’inedia.
Chi l’ha preceduta in questo prestigioso quanto gravoso incarico di responsabilità, non ha inteso accogliere l’invito mosso dal sottoscritto, a visitare i luoghi del “disastro” idrogeologico: lo faccia Lei, Signor Presidente, per rendersi conto di persona che quanto scritto nella presente, accorata missiva, nulla aggiunge alla triste e cruda realtà dei fatti, né enfatizza una situazione “penosa” nella quale, nostro malgrado, siamo da troppo tempo precipitati.
Distinti saluti.
Polia, lì 8 febbraio 2015
Domenico Amoroso
Vicesindaco Polia
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