La missiva che il presidente dalla Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha inviato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per illustrargli le problematiche afferenti l’Amministrazione provinciale di Vibo e chiedergli, quindi, un intervento finanziario straordinario.
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Ill.mo On.le
Avv. Angelino ALFANO
Ministro dell’Interno
Piazza del Viminale
00184 R O M A
La presente per evidenziare alla S.V. la drammatica attuale situazione di questo Ente che, sono certo, già conosce bene.
Tale considerazione non può però consentirmi di tergiversare nell’accorata richiesta di interventi straordinari, assolutamente indispensabili per assicurare una normale attività amministrativa allo stato completamente impossibile.
Una breve cronistoria:
Quest’Ente è stato Amministrato negli ultimi due anni da una Gestione Commissariale causata dalle dimissioni nell’autunno del 2012 dell’allora Presidente.
Il Commissario Straordinario con proprio provvedimento n. 68 del 30/10/2013 ha dichiarato lo stato di “dissesto finanziario”.
Le ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato adottate dal Commissario con le Deliberazioni nn. 18/2014 e 19/2014, tuttora all’esame dell’apposita commissione di codesto Ministero, continua a presentare uno squilibrio medio annuale di circa cinque milioni di euro.
Quest’Amministrazione, insediatosi a fine settembre 2014, sta elaborando una diversa “ipotesi” che consenta un complessivo equilibrio finanziario, che però non potrà comunque essere assicurato se non con una drastica operazione di riduzione delle spese di personale, visto che le altre spese sono ridotte al minimo indispensabile.
Tutto ciò, però, in presenza di enormi difficoltà.
Questo territorio è contrassegnato da consistenti fenomeni di disagio economico e sociale, dai quali trae, purtroppo, preziosissima linfa una criminalità particolarmente agguerrita e pervasiva come fortemente evidenziato nella relazione della DIA presentata dal Ministro dell’Interno alle Camere, che si sofferma sulla provincia di Vibo Valentia affermando che «è certamente tra le province calabresi quella ove il condizionamento mafioso raggiunge livelli di maggiore pervasività».
A tutto ciò, si è aggiunta una situazione di “forte crisi economica”, che coinvolge la maggior parte delle Aziende private, il Comune capoluogo e la stessa Provincia che con i suoi quattrocento dipendenti rappresenta un ulteriore assetto da salvaguardare, anche per l’economia del territorio.
Rimane dunque fondamentale, nel delineato scenario, il ruolo che devono avere le Istituzioni, al fine di fornire concrete ed appropriate risposte, in quanto la mancanza di entrate e/o trasferimenti – incidono fortemente sulla possibilità di effettuare l’equilibrio dei conti dell’Ente, con nocumento per i Cittadini ai quali non si può garantire l’erogazione dei servizi minimi essenziali.
A ciò si aggiunge che anche le funzioni essenziali che, per espressa disposizione della Legge n. 56/2014, permangono in capo all’Ente Provincia, sono attualmente di difficile gestione in conseguenza dell’esposta situazione finanziaria.
Lo stato delle strade provinciali è disastroso e ad esso conseguono non solo rischi per la pubblica incolumità ma anche un contenzioso pesante che espone l’Ente al pagamento di rilevanti somme a titolo di risarcimento danni.
Ulteriore problematica di grande rilevanza è rappresentata dagli edifici scolastici di competenza, all’interno dei quali spesso la mancanza di combustibile per il riscaldamento rende difficile la permanenza.
Al riguardo non è inutile sottolineare che lo stesso edificio dove ha sede l’Amministrazione Provinciale, e le sedi periferiche, non vengono riscaldate da almeno tre inverni – compreso l’attuale, né vengono regolarmente puliti con ovvia ed evidenti conseguenze negative sullo stato di salute di chi li frequenta.
Allo stato attuale il Personale dipendente, in stato di agitazione da tempo, non ha percepito la retribuzione maturata per il mese di dicembre 2014, per la tredicesima per il medesimo anno, per il mese digennaio 2015.
La situazione di cassa, già di per sé grave, si è ulteriormente appesantita per la necessaria applicazione della norma di cui all’art. 222 del TUEL, per cui in assenza di misure straordinarie, il mancato pagamento degli stipendi si protrarrà per un numero non ancora prevedibile di mesi.
Definire la descritta situazione come “drammatica” è, come si può notare, solo un eufemismo.
In tale contesto, per assicurare la sopravvivenza dell’Ente, nelle more dell’attuazione della legge n. 56/2014, che esplicitamente salvaguarda tutti i rapporti di lavoro in essere, si rendono necessari in modo urgente degli interventi concreti, anche in deroga, ove possibile, alla normativa vigente o, come sostenuto dalSottosegretario per l’Interno On.le BOCCI nel corso della risposta ad interpellanza parlamentare n. 2-00530 “l’adozione di misure straordinarie per la Provincia di Vibo Valentia” che ad oggi non hanno trovato riscontro.
È pertanto, assolutamente indispensabile un contributo finanziario straordinario, considerata l’impossibilità di ripianare il bilancio con i mezzi attualmente a disposizione, come già precisato in vari incontri ministeriali dove sono state ampiamente illustrate le varie criticità dell’Ente non solo di tipo finanziario, ma anche di tipo organizzativo e gestionale.
Lo scrivente chiede pertanto l’attivazione di uno specifico “tavolo” per discutere dei descritti problemi, dichiarandosi fin d’ora disponibile, ove S.E. Vostra lo riterrà ad un incontro per ulteriormente specificare tutto quanto sopra.
L’occasione mi è gradita per ringraziare anticipatamente, per la fattiva collaborazione, e per porgere deferenti ossequi.
Il Presidente
Dr. Andrea Niglia
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