Bocconi avvelenati a Tropea

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lavAbbiamo scritto al Sindaco del Comune di Tropea per sollecitare un suo intervento a proposito dei bocconi avvelenati sparsi alla Marina. La lettera è stata inviata per conoscenza al Comando dei Vigili Urbani di Tropea e all’ASP di Vibo Valentia.
Invitiamo inoltre tutti i cittadini a fare altrettanto e a denunciare questi episodi non più tollerabili. E’ necessario che questo fenomeno degli avvelenamenti, ultimamente molto diffuso sul nostro territorio, sia fermato al più presto.

Ecco la nostra lettera:

“Gentile Sindaco del Comune di Tropea,
Siamo venuti a conoscenza dello spargimento di bocconi avvelenati lungo la Marina di Tropea, dalla zona del porto sino alla Marina del Convento, una zona molto frequentata da tenutari di cani che portano 
a passeggio i propri animali.

Secondo quanto ci è stato segnalato, alcuni cani che hanno raccolto e ingerito dei bocconi avvelenati si sono salvati grazie alle immediate cure veterinarie. Non abbiamo notizie certe di animali domestici deceduti, ma in zona sono state avvistate diverse carcasse di gatti randagi, presumibilmente vittime di esche letali appositamente preparate e collocate lungo tutta l’area.

Esprimendo la nostra profonda indignazione per azioni così riprovevoli di crudeltà gratuita verso gli animali domestici e randagi, fenomeno purtroppo non nuovo sul nostro territorio, chiediamo che il Comune intervenga per indagare, nonché controllare e bonificare la zona interessata, avvisando del pericolo con cartelli.

Questo infatti prevede la normativa in vigore. In particolare l’Ordinanza del Ministero della Salute del 14 gennaio 2014 che proroga l’Ordinanza del 10 febbraio 2012 recante norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.

È anche importante ricordare che è espressamente vietato diffondere veleni dalla legge sulla caccia (L.N. 157/92 art. 21, che prevede un’ammenda fino a € 1549,37) nonché dalle leggi sanitarie (art. 146 T.U. Leggi Sanitarie, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46); inoltre avvelenare un animale è un reato ai sensi dell’art. 544-bis del codice penale (uccisione di animali) e dell’art. 544-ter del codice penale (maltrattamento di animali).

La preghiamo pertanto di intervenire, anche attraverso campagne informative e di sensibilizzazione, per prevenire altri rischi per gli animali e anche per i cittadini, soprattutto per i bambini, per quanto è in suo potere e dovere.”

LAV Lega Anti Vivisezione
Sede di Vibo Valentia
Referente Roberto Mazzitelli

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