La nuova emittente televisiva calabrese LaC ha scelto il suo direttore della fotografia. Si tratta del noto ed esperto fotografo tropeano Saverio Caracciolo, il quale – tra le altre cose- è uno degli amici collaboratori del nostro blog.
“Voglio ringraziare l’editore Domenico Maduli -ha spiegato Caracciolo- per la stima e la fiducia che ha voluto accordarmi come professionista. Una collaborazione, la nostra- ha aggiunto il fotografo – iniziata grazie ad un incontro casuale nella Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime di mamma Natuzza, e che oggi ha voluto sigillare con questo incarico alla Tv La C, che rappresenta il più grosso progetto imprenditoriale nella Comunicazione finora avuto in Calabria, appena iniziato.”
Saverio Caracciolo è un fotografo dotato di grande abilità e spiccato senso dell’osservazione, due elementi derivatigli sia per virtù di scuola che per opera sua. Dopo aver frequentato il quinquennio dell’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia, decide di perfezionare e di approfondire la sua passione fotografica, che lo fulminò per caso nel 1991. Cosi si trasferisce a Roma per frequentare l’Itituto Europeo di Design. Dopo due anni di lavoro teorico-pratico molto intenso, a tesi ultimata, conclude gli studi nel 1996 con un diploma di 106/110 e riconosciuto a livello internazionale.
Lo scatto di una fotografia nel Caracciolo risulta preceduto dall’idea dell’immagine che dovrà scaturire sulla carta stampata, egli sa come sarà.
Le sue foto, anche quando sono cariche d’impressionismo nei paesaggi e d’espressionismo nei volti, sono sempre ben definite. La sua abilità nell’uso dei colori è tipica dell’arte pittorica. Egli ama inseguire il colore e lo mescola cosi bene come se stesse dipingendo.
Saverio Caracciolo ha nell’occhio l’arte della fotografia: il suo stile richiama molto da vicino quello del grande fotografo francese Henri-Cartier-Bresson, perchè anche Caracciolo mira a cogliere l’intensità espressiva di volti scavati dalle vicissitudini della vita, che testimoniano il loro vissuto. La stessa mano penetra la profondità dei luoghi da cui emergono la storia e le vicende umane. Caracciolo ama sempre puntualizzare: “Prima di fotografare con la macchina fotografica, fotografo con il cuore. La fotografia non deve dire per forza ciò che non è più, ma soltanto e sicuramente ciò che è stato. Davanti ad una foto, la coscienza non prende necessariamente la via nostalgica del ricordo ma, per ogni foto essa prende la via della certezza”.
Di seguito i riconoscimenti e gli apprezzamenti ottenuti dal professionista:
1966- Arriva al 3° posto al 4° Concorso Nazionale Sannicandro Garganico della comunità montana del Gargano, Foggia.
1999- Il giornale “IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA” gli dedica mezza pagina nella sezione Cultura e Spettacolo con il titolo CARACCIOLO: LA VIRTU’ DELLA FOTOGRAFIA.
2007 – Il giornale “CALABRIA ORA” dedica mezza pagina nella sezione Vibo-Cultura per la sua mostra fotografica allestita al museo diocesano di Tropea con il titolo, GENTE DI CALABRIA IN UN FLAH.
2011 – Premio speciale al 3° Concorso Nazionale Fotografico di Alatri (FR) “Raggi di luce nel deserto della Città”
2011 – Mostra Fotografica “Momenti Religiosi” allestita al museo diocesano di Tropea.
2012 – Primo Premio al 4° Concorso Fotografico di Alatri (FR) “I segni della devozione: tra fede e tradizione”
2013 – Calendario della Polizia Penitenziaria di Vibo Valentia
2013 – Premio Speciale al 5° Concorso Fotografico di Alatri (FR) “Dalla Eucarestia un messaggio di unità e di speranza”
2014 – Calendario Artistico per la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime di mamma Natuzza.
2014 – Primo Premio e Premio della Giuria Popolare al Concorso Fotografico di Grottaglie (TA) “Uno Scatto di Fede, settimana Santa”.