Omaggio alla memoria del prof. Franco Rombolà
di Beatrice Lento
Cari Ragazzi, cari Amici dell’Associazione, cari Familiari, cari Professori, Cari Tutti, in questa splendida giornata di sole ricordiamo una persona importante nella vita di ognuno di noi e nella vita del Liceo Scientifico tropeano, il glorioso “Pietro e Paolo Vianeo”. Il prof. Franco Rombolà rimane nei nostri cuori, in quelli che hanno avuto il piacere di conoscerlo e in quelli, come voi cari ragazzi, che avete imparato a farne memoria dai segni che del prof. rimangono, primo tra tutti la targhetta in memoria, all’ingresso dell’aula che ha raccolto le sue ultime tracce.
Era il 30 ottobre 97: 17 anni sono trascorsi da quando, improvvisamente, veniva a mancare proprio nel luogo per Lui tra i più cari: la Scuola, una delle classi che tante volte aveva raccolto i suoi insegnamenti, le sue speranze, i suoi progetti, i suoi impegni, le sue aspettative di docente.
Ero a Nicotera quando mi giunse la notizia della sua fine in circostanze così inconsuete e improvvise, al dolore si unì subito un sentimento dissonante. Pensai: è triste che Franco sia andato via così giovane, violentemente strappato agli affetti più cari ma la sua fine tra i banchi di scuola, dove la vita è dirompente, dove si agitano passioni ed energie intense e vigorose, quelle dei giovani e quelle della cultura, non può essere senza senso, non può essere casuale. Nella tragedia spunta il fiore del conforto e della speranza: Franco è scomparso senza lo strazio dell’attesa, Franco è andato via saltando, da atleta qual’era, il buio della sofferenza. E’ stato un attimo e il Nostro, accompagnato e sostenuto dalla spensieratezza dei giovani e dalla saggezza della scienza, si è ritrovato in una dimensione in cui non c’è posto per i rimpianti e per la nostalgia.
Sia di conforto a tutti noi la certezza di una fine dolce quale quella riservata ai Giusti.
Cari ragazzi, conservate nei vostri cuori il ricordo di questo grande che ha amato teneramente i suoi studenti, che li ha seguiti con trepidazione, che li ha coltivati, indirizzandoli ad amare il sapere e a godere il valore dello sport. Era un docente ed era un atleta, riconosceva il valore dell’impegno, delle regole, del sacrificio, del rispetto dell’ambiente e della persona. Il modo migliore per onorarlo è quello di mantenerne vivo il ricordo facendo nostri i valori in cui ha creduto.
Grazie Franco, maestro di vita, che il seme da Te deposto fruttifichi nei cuori dei nostri giovani.
Grazie!
Tropea 21 Novembre 2014
F.to La dirigente
Beatrice Lento