Il prefetto a Drapia

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Dopo la lettera di denuncia-protesta dell’associazione Drapia in Europa, missiva pubblicata da noi la scorsa settimana (CLICCA QUI PER RILEGGERE IL POST), il prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno quest’oggi si è recato a Drapia, insieme al presidente della Provincia Andrea Niglia ed ai tecnici dell’ente provinciale.

Le autorità, assieme all’amministrazione comunale guidata da Antonio Vita e ad un folto gruppo di cittadini e giornalisti, dapprima hanno fatto un sopralluogo nei pressi del versante all’entrata del centro abitato che – come sanno bene i nostri lettori- da anni, nonostante la “disponibilità” di due finanziamenti di 700 mila euro ciascuno, è a serio rischio smottamento, ipotesi che potrebbe significare l’isolamento del paese essendo questa l’unica via di accesso a Drapia capoluog0.

Sia Niglia, sia i tecnici della Provincia, sia gli amministratori drapiesi, sia i tecnici del Comune, hanno risposto a tutte le domande poste dalla stampa e dai cittadini in un clima di rispetto reciproco.

Il prefetto, in particolare, si è dimostrato persona affabile e pragmatica: ha fatto davvero sentire la sua vicinanza alla popolazione.

Cosa si farà per sbloccare la situazione e mettere in sicurezza il versante?

Si agirà -almeno queste sono le promesse fatte dalla Provincia sollecitata a dare risposte soprattutto dal prefetto- su due “fronti”, uno nell’immediato e l’altro nel breve periodo.

Nell’immediatezza si provvederà ad analizzare i carteggi del geologo Morelli che ha scandagliato il costone. Con queste informazioni si procederà alla progettazione e quantificazione di un intervento urgente per ripulire le reti di contenimento per la caduta massi, visibilmente appesantite dopo anni e anni di inesistente manutenzione. Ciò, di certo, non basterà a risolvere il problema: è un palliativo, ma comunque si tratta di un’azione necessaria (dubito che la Provincia troverà i soldi per attuarlo, ma mi auguro di cuore di sbagliarmi).

Questo per quel che riguarda gli interventi etichettati come urgenti.

Quanto al breve periodo la Provincia ha garantito il suo supporto, tecnico e politico, nella Conferenza dei servizi che tra pochi giorni sarà convocata dalla Regione, riunione in cui ci si soffermerà sul problema con l’obiettivo di sbloccare la situazione e indirizzarla verso la gara di appalto. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, da quanto detto, nel giro di non  molti mesi dovremmo vedere il cantiere aperto (me lo auguro di cuore, ma non ci credo tanto).

Altre precisazioni.

“Approfittando” della disponibilità dei tecnici provinciali e del neopresidente Niglia ho posto alcune domande che hanno ricevuto precisa risposta.

Ho voluto anzitutto capire se la precedente amministrazione avesse mai coinvolto la Provincia sulla problematica riguardante il costone all’entrata di Drapia, se non altro per il fatto che il versante si trova lungo una strada di competenza provinciale. Abbiamo, in tal senso appurato, frase pronunciata davanti a tante persone e credo anche registrata dalla mia collega che – udite, udite – alla Provincia non è stata mai chiesta collaborazione e appoggio.

Ma gli ex  amministratori Porcelli e Carlino che andavano a fare alla Provincia, mi domando e dico?

C’è un paese che rischia l’isolamento a causa di un problema verificatosi sul versante di una strada provinciale e la Provincia non sa niente di niente: ma che cosa andavate a fare di continuo?

Qual era l’urgenza su cui convogliare le “energie” se non questa?

Mah.

Sono rimasto sconcertato.

Nel prosieguo dell’incontro, si è giunti alla conclusione che, a detta di Niglia e dei suoi tecnici, bisogna smetterla di progettare strade inutili (ogni riferimento alla Variante di Caria non è casuale): la priorità bisogna darla a sistemare quelle esistenti. La pensa così anche il prefetto. E la penserebbe così qualsiasi persona onesta e ragionevole: basta inutilità, basta nuove strade senza senso, solo opere utili e manutenzione di quelle esistenti.

Che entri nella “capoccia” di ogni politico vibonese di qualsiasi livello: BASTA PORCHERIE, BASTA SCHIFEZZE, BASTA INUTILITA’!

Un’altra precisazione.

Secondo i tecnici e secondo i politici presenti, come avevamo più volte ribadito su questo blog, l’ordinanza porcelliana di interdizione del traffico sulla stessa strada è: assurda, priva di significato e priva di valore. Ma non ripeto cose già dette. Dico solo che ciò che riportavamo sul blog, noi e alcune associazioni del luogo, ha trovato piena condivisione tra tutti i tecnici e le autorità presenti oggi.

Un’ultima annotazione.

Ho chiesto espressamente a Niglia ed ai suoi tecnici di spiegarmi il motivo per cui lungo la provinciale tra il bivio di Ciaramiti e località Biluscia vi è da 9 mesi un ammasso di fango che restringe la carreggiata. Non ho capito perché non sia stata ancora rimosso.

Quanto può costare questo lavoro?

Ho proposto ai presenti di fare una colletta.

Si tratta di poche ore (anzi, minuti) di lavoro: quanto può costare?

Quale complicata procedura c’è a giustificazione di questo incredibile ritardo?

Niglia, comunque, ha promesso che la prossima settimana manderà una benedetta ruspa a levare quella vergogna… e una vergogna in meno è sempre una buona cosa…

MarioVallone

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