Si è svolta, pochi giorni fa, nella ricorrenza del compleanno di Dodò Gabriele, il bimbo di undici anni ucciso dalla ‘ndrangheta’, per errore, nel 2009, mentre giocava a calcetto, la sesta “Giornata della legalità” a lui dedicata.
Cinquanta studenti dell’Istituto Superiore tropeano hanno partecipato, accompagnati dai prof.ri Giuseppina Capria, Teresa Bozzolo, Anna Maria Iannello e Salvatore Rizzo, all’evento che ha rappresentato un’ulteriore tappa del progetto di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva “L’isola che non c’è”.
Sul palco del teatro Apollo di Crotone, gremito di partecipanti, la scuola tropeana ha dato il suo contributo all’impegno condiviso per la legalità con una performance che ha voluto ricordare i bambini innocenti, vittime di una guerra che non ha riguardi per niente e per nessuno.
Accanto a Domenico Gabriele, detto Dodò, i giovani Tropeani hanno reso omaggio a Nicholas Green, ucciso, ad appena sette anni, mentre era in vacanza con i suoi genitori, a Pizzo, a pochi passi dalla“Perla del Tirreno”.
“Dodò giocava ” hanno declamato i giovani Tropeani “ Nicholas era felice della sua vacanza, entrambi gioivano di quella allegria fresca e pulita che solo un bambino può provare. Un bambino non sa a che punto arriva l’odio, non sa cosa sia la cattiveria. Due vite innocenti sono state strappate ma la purezza dell’infanzia violata ha fatto sbocciare due meravigliosi fiori: Dodò ci ha donato il profumo del perdono, Nicholas quello del dono.
Nicholas e Dodò non sono morti perché il loro ricordo vive come testimonianza di un mondo che vuole cambiare nel segno del bene: un mondo di pace, di solidarietà, di amore e di giustizia”.
La testimonianza degli alunni dell’Istituto Superiore ha polarizzato l’attenzione di tutti per l’immediatezza e la spontaneità che l’ha contraddistinta, segno di un lungo cammino di cittadinanza che ha fatto conquistare loro l’appellativo di “ Magnifici ragazzi di Tropea “ da parte di don Luigi Ciotti.
Presenti alla manifestazione, oltre ai coordinatori di Libera, molte personalità politiche, sociali, militari e istituzionali. Tutti si sono stretti attorno ai genitori di Dodò in un corale no alle mafie, al malaffare, alla violenza e all’ingiustizia. I ragazzi dell’Istituto tropeano si sono decisamente distinti facendosi apprezzare da tutti e commovendo i genitori di Dodò che li hanno voluti ringraziare con una targa ricordo.
“Siamo molto legati a Giovanni e Francesca Gabriele – ha spiegato la dirigente dell’istituto tropeano Beatrice Lento- che lo scorso anno hanno fatto visita alla nostra scuola e la tragedia del piccolo Dodò ci è rimasta nel cuore. I ragazzi e tutti noi abbiamo sentito il bisogno di stringerci a loro per confortarli con la positività di una società sana, consapevole che i mafiosi sono esseri senza onore e che le mafie non hanno né mai hanno avuto valori , ideali e tanto meno un’etica. E con questo spirito che abbiamo partecipato”.
“E’ stato bello ritrovare a Crotone tante personalità che hanno condiviso il nostro percorso di educazione alla legalità -ha dichiarato il docente Salvatore Rizzo- tra tante – ha aggiunto- mi piace ricordare l’on.le Angela Napoli e la splendida mattinata trascorsa con Lei, nella Cattedrale di Tropea, gremita di studenti e docenti, quando ricopriva il ruolo di vicepresidente nazionale antimafia”.