“U jocu du casu” (il gioco del formaggio)

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U jiucu du casuu è uno dei più nobili divertimenti praticati sin dai tempi antichi a Spilinga e dintorni.

Ripeto NOBILE poiché oltre a giovare alla salute per la molta attività fisica, è molto economico e quel che più conta e di alta socialità poiché oltre alle squadre di giocatori ha un numeroso pubblico che assiste, incrementando quel rapporto sociale, quello stare e discutere insieme anche se solo nel giorno festivo perché negli altri giorni anticamente ognuno era isolato al lavoro nella propria masseria e oggi diciamo in tutt’altre faccende affaccendati.

Negli atti criminale dell’archivio vescovile di Tropea nelle testimonianze per l’uccisione dei fratelli Marsilio e Antonio Corsaro da parte di Camillo Cuppari Giuliano Cuppari ed altri soci, uno dei testimoni dice che si trovava in località Cuntura che giocavano o casu, con due squadre e molti spettatori, un altro testimone afferma che si trovavano a giocare o cacio in località fontana vecchia di Carciadi e anche lì oltre le squadre vi erano tanti spettatori.

Da queste testimonianze si rileva che la popolazione di Spilinga Carciadi e Panaia nel 1667 nei giorni festivi si riuniva aggiungendo al sano divertimento del gioco del formaggio il piacere di vivere insieme dopo una settimana di duro lavoro in solitudine.

Ho voluto parlare di questo gioco perché ancora oggi nei giorni festivi un buon gruppo di Panioti mantiene viva la tradizione.

Vi posso dire che molti dei loro cognomi sono gli stessi di quelli nominati nel documento del 1667.

Godetevi le foto della partita del 26 ottobre 2014, e dopo la partita il momento di scambio di opinioni familiari, politiche e sociale in totale rilassamento e con un buon bicchiere di vino in mano.

Agostino Gennaro

(Foto e post pubblicati nella pagina facebook “Spilingesi nel mondo”)

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