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Appello ai cittadini di Santa Domenica

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Da qualche giorno disagi per i cittadini di Santa Domenica che, per fruire dei servizi erogati dall’ufficio anagrafe, dovranno recarsi nei locali del municipio di Ricadi e, come al solito, a farne le spese saranno le categorie più deboli, come gli anziani, che non posseggono mezzi propri di locomozione, data la totale assenza di mezzi pubblici.

La soppressione dell’ufficio di stato civile delegazione di Santa Domenica è stata attuata in seguito alla deliberazione della commissione straordinaria del sei ottobre duemilaquattordici, numero sei;

la commissione è stata composta nelle persone di: dott.ssa Surace Antonia Maria Grazia, dott.  Gulli’ Antonio, dott.  Rotella Gino.

La delibera in oggetto si trova pubblicata, per chi volesse approfondire i particolari, sull’albo pretorio del Comune di Ricadi.

In sintesi le motivazioni che hanno spinto la suddetta commissione a prendere questa grave decisione:

1) Pagamento di un canone di locazione di euro 1056,50 trimestrale da versare all’ente Ferrovie dello Stato  S.P.A.

2) Elevati costi di gestione del personale, non più sostenibile dal comune di Ricadi, in particolare se rapportati agli esigui benefici per la cittadinanza.

3) Necessità di lavori di ristrutturazione ed adeguamento strutturale.

Io non mi sto esprimendo perché accecato da puro campanilismo, ma semplicemente perché indignato, sia dal provvedimento che dalle motivazioni.

Infatti il provvedimento, come già espresso sopra, tende a penalizzare una fascia di utenza debole e molto rappresentata numericamente in quanto i nostri paesi sono popolati  da un elevato numero di anziani che non sono in grado di spostarsi da una frazione all’altra autonomamente.

Se poi vogliamo analizzare le motivazioni, non penso proprio né che il canone di locazione sia insostenibile per le casse comunali, né tantomeno le spese necessarie per l’adeguamento strutturale; la palazzina in questione infatti, a mio modesto avviso, non richiede per il suo adeguamento la spesa di somme cosi ingenti per le casse comunali, anche in considerazione del fatto che in un passato non molto remoto sono state sperperate somme ingenti per attività che, definire futili, sarebbe limitativo.

Per non parlare poi delle spese di personale, altra cosa non corrispondente perfettamente al vero,in quanto sono sempre stati gli stessi impiegati che lavorano a Ricadi a gestire, a giorni alterni, l’ufficio di Santa Domenica; quindi: spese accessorie zero.

Volendo tuttavia essere molto elastici e comprensivi, anche dando per buone queste motivazioni, in un paese civile che ha a cuore le necessità di TUTTI i cittadini, i problemi non si risolvono in tal modo: non mi pare infatti ci siano stati grandi sforzi da parte delle autorità competenti nel reperire locali idonei strutturalmente e con canoni di locazione accessibili, ma si è percorsa la via più breve: chiudiamo gli uffici.

Sarebbe come dire che un medico, disperando nell’efficacia delle terapie, per risolvere il problema, proponga la soppressione del paziente…pensate quello che volete…ma il senso è questo.

La cosa che mi indigna maggiormente è che tutto questo è passato in sordina, sottovoce per non rischiare di agitare gli animi dei cittadini contribuenti; nessuno si è preoccupato di diffondere la notizia, il provvedimento è scoppiato come un fulmine a ciel sereno e, a dire il vero, lo scopo prefisso è stato raggiunto in quanto i miei compaesani hanno preferito protestare all’ombra delle panchine della villa comunale, senza che una delegazione di cittadini si fosse costituita almeno per andare a chiedere chiarimenti o proporre soluzioni alternative, come se il problema non riguardasse tutti noi.

E’ proprio per questo motivo che stamattina mi sono recato negli uffici del comune di Ricadi dove il dott.Rotella, devo dire con molta gentilezza e dovizia di particolari mi ha dato i ragguagli necessari circa le motivazioni che hanno spinto la commissione prefettizia a questo provvedimento.

Alle mie rimostranze ha comunque ribadito che il provvedimento al momento è solo TEMPORANEO, anche se dagli atti della delibera ciò non si evince.

Non avendo nessun elemento per mettere in dubbio la sua parola

                                                                    INVITO

tutti i cittadini di Santa Domenica a prendere coscienza una volta per tutte dei propri diritti, principalmente a nome delle persone più deboli colpite dal provvedimento: i nostri anziani.

Dopo una vita di lavoro e di sacrifici, dopo aver pagato per decenni le imposte (magari lo facessero tutti) hanno il sacrosanto diritto, se hanno bisogno di un documento, di non dover dipendere da nessuno, perché sfugge che anche questo fa parte della dignità di una persona.

Dal momento che le parole del dott.Rotella fanno sperare che si possa trovare una soluzione

                                                           SVEGLIAMOCI

Prima che il provvedimento diventi veramente definitivo  e spenga quel barlume di coscienza sociale che ancora è rimasto in noi.

                                                                                                                      IL VOSTRO CONCITTADINO

                                                                                                                                    Concetto Bagnato

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