Si è insediato ufficialmente, con la convalida di tutti gli eletti e il giuramento del presidente Andrea Niglia, il nuovo Consiglio della Provincia di Vibo Valentia.
L’assise provinciale, svoltasi in un clima sereno e costruttivo, si è aperta con la relazione del presidente.
«L’obiettivo prioritario che abbiamo davanti – ha affermato Andrea Niglia – è quello di avviare un percorso istituzionale che ristabilisca condizioni di normalità e riesca, quindi, a far crescere e progredire la nostra provincia. Dobbiamo, pertanto, lasciarci alle spalle la triste gestione commissariale targata Ciclosi. Tocca a noi, ora, adoperarci nell’interesse collettivo, recuperando innanzi tutto credibilità tra la popolazione, alla quale bisogna dare risposte celeri e concrete. La situazione ereditata, soprattutto dal punto di vista economico e finanziario, è assai delicata. Con l’Ente in dissesto e alla luce del fatto che le Province continueranno a erogare servizi fondamentali, quali la gestione delle strade e dell’edilizia scolastica, è necessario – ha messo in evidenza Niglia – che vengano stanziate, da parte del Governo nazionale, risorse adeguate. Di questo, tra le altre cose, abbiamo parlato, nei giorni scorsi, con il Ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta e, sulla necessità di avere risorse straordinarie, verterà anche l’incontro che, prossimamente, avremo con il sottosegretario del Ministero dell’Interno Giampiero Bocci, al quale chiederemo la predisposizione di un “Decreto salva Vibo”».
A romper il ghiaccio tra i consiglieri è stato Franco Barbalace. «Intendiamo dare in maniera fattiva il nostro contributo in idee e chiediamo, pertanto, di essere coinvolti in questa fase di ricostruzione. Sappiamo della difficile situazione economico-finanziaria ma con una attività amministrativa di qualità, che colga le opportunità offerte dai fondi europei, possiamo venirne fuori. Per quel che riguarda le responsabilità della condizione attuale – ha sottolineato invece Barbalace – ritengo che non possano essere addebitate alla sola conduzione commissariale ma sono da ricercare in un arco temporale ben più ampio».
All’intervento di Barbalace ha fatto seguito quello del consigliere Raffaele Scaturchio, che ha assicurato «la sua massima attenzione alle problematiche del mondo giovanile» e ha messo in risalto «le potenzialità della zona dell’Alto Mesima, che sono da far emergere e valorizzare».
Una gestione amministrativa «all’insegna della condivisione» è stata auspicata, subito dopo, dal consigliere Giovanni Macri, il quale nella sua disamina politica ha rimarcato «le criticità della gestione Ciclosi».
Un giudizio negativo, quello sulla fase commissariale, condiviso anche da Pasquale Fera, il quale ha invitato comunque «a guardare avanti con positività» e in maniera sentita si è poi soffermato «sull’importanza della formazione e della valorizzazione del personale, sulla necessità dell’istituzione dell’ufficio tributi e sul ruolo fondamentale, per le dinamiche di crescita e sviluppo del territorio, dei momenti di incontro e di confronto da promuovere con i cittadini, i sindaci, le associazioni di categoria e i sindacati».
Nel suo intervento conclusivo il presidente Niglia ha infine fatto presente che «occorre, comunque, attendere dal nazionale le linee guida per poter meglio articolare l’iniziativa della nuova gestione della Provincia. Sin da subito, però, – ha asserito il neo presidente – avvieremo un costante rapporto con tutti gli strati del tessuto territoriale per ascoltare più da vicino la gente e assecondarne, laddove possibile, ogni proposta. Ci aiuterà a superare i primi ostacoli – ne siamo sicuri – l’autorevole e preziosa attenzione di sua eccellenza il prefetto Giovanni Bruno. A noi il compito – ha concluso infine Niglia, rivolto ai consiglieri – di tracciare il giusto percorso alternativo al disastro economico registrato fino a ieri, investendo soprattutto nella cultura della partecipazione, strumento indispensabile per avviare un nuovo modo di fare politica amministrativa alla Provincia di Vibo Valentia».
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