Riapre al culto, dopo i lavori di restauro, la piccola chiesa di Mandaradoni intitolata alla Madonna delle Grazie.
Alle ore 18, nello spiazzale antistante la chiesa, ad attendere l’arrivo del Vescovo Mons. Luigi Renzo, si è radunata tutta la comunità sotto la guida pastorale di padre Fausto Colecchia della congregazione Dehoniana di Briatico; vari sacerdoti provenienti dalle parrocchie di S. Giovanni di Zambrone, Panaia, Brattirò, le autorità politiche del comune di Briatico, con il Sindaco Dott. Andrea Niglia e il vice Dott. Costantino Massara.
A rendere festoso l’evento, le note musicali del gruppo bandistico di Filadelfia e il volo di palloncini colorati.
Mons. Luigi Renzo ritorna in questa comunità dopo la visita pastorale di 18 mesi fa. In quella occasione, padre Fausto aveva evidenziato lo stato di degrado di questa casa del Signore; il campanile a rischio di crollo, infiltrazioni di acqua sulla parete sinistra, la sacrestia impraticabile.
Il vescovo fece sue le istanze del sacerdote, intervenendo economicamente. Padre Fausto non perse tempo ad effettuare i lavori, ma i suoi intenti non finivano lì. Egli progettava e proponeva e ai suoi fedeli che gli chiedevano: “padre, dove troveremo i soldi necessari per tutto questo”; rispondeva con la sua consueta pacatezza, “vedrete, che in qualche modo, la bontà del Signore ci aiuterà”. Il vescovo interviene ancora, la popolazione collabora, padre Fausto, diviene subito operativo con le maestranze, e nello spazio di pochissimo tempo il sogno del restauro diviene una splendida realtà. Oltre alle opere edili esterne, all’interno viene completamente modificata l’area del presbiterio, costruito un nuovo altare con tre nicchie, all’interno delle quali sono disposte le statue della Madonna delle Grazie in quella centrale e la Madonna del Carmelo e S. Nicola in quelle laterali. La parrocchia, risulta intitolata a S. Nicola, ma la devozione popolare è soprattutto per la Madonna delle Grazie, raffigurata in una statua lignea di tiglio, scolpita nel 1784, dall’artista tropeano Domenico Di Lorenzo (1740-1812) nel borgo di Garopoli, della baronia di Caridà (RC). Il Tabernacolo, disposto in precedenza al centro dell’altare trova, secondo le nuove disposizioni del Concilio Vaticano II, una collocazione tra il presbiterio e la navata. Alla base delle colonne della navata e sulle pareti presbiterio, sono stati scolpiti dei bassorilievi raffiguranti i sacramenti e richiami simbolici del cristianesimo. L’opera è stata eseguita da un giovane scultore zungrese Giuseppe Gaudioso, proveniente dall’Accademia di Brera e allievo del maestro Michele Zappino. Sostituite le vecchie finestre con vetrate colorate e incisioni a richiami religiosi. Ben registrata l’illuminazione, all’interno e all’esterno, funzionale la sacrestia con armadi e scaffali a muro, un piccolo bagno. Lo spazio esterno attiguo è impreziosito da un finto pozzo e una lunga panchina in marmo.
Con la consacrazione dell’altare da parte del vescovo durante la celebrazione liturgica riapre al culto in modo solenne e festoso la chiesa di Mandaradoni; Padre Fausto non si era comunque fermato nei giorni precedenti. Doveva preparare con una novena di preghiera l’evento di oggi e quindi aveva invitato varie parrocchie del territorio quali, quella di Zungri, di S. Giovanni di Zambrone, di S. Costantino, di Pannaconi,di Conidoni e di Favelloni.
Alcuni fedeli ci segnalano, inoltre, che sono conservate altre statue e quadri votivi da sistemare all’interno della chiesa; in merito alle reali o presunte altre opere d’arte antica, riportiamo da un documento pubblicato dallo storico Antonio Preiti, quanto segue:
“ Per la conoscenza del pittore Giuseppe Grimaldi” contributi documentari ed aggiunte al repertorio ( pubblicazione Tropeamagazine)
La produzione pittorica
…“Alla luce dei rinvenimenti documentari e dei relativi risvolti, è utile tentare una ricognizione più accurata sul discreto corpus pittorico che è pervenuto a noi, con dipinti dislocati per lo più nel territorio della già diocesi di Tropea, se si fa eccezione delle tele miletesi e di una Madonna nella chiesa parrocchiale di Mandaradoni di Briatico…“Da aggiungere al suo repertorio sono un’Immacolata con santa Domenica e san Matteo ed un San Francesco in Gloria entrambi per la chiesa della Sanità a Tropea, così come una Madonna del Rosario tra San Domenico e san Vincenzo Ferrer a Mandaradoni di Briatico, dove le figure centrali della Vergine col Bambino sono riprese dal Sant’Ignazio che scrive gli Esercizi nel Gesù di Tropea”…
Ricordiamo che il pittore sacerdote Giuseppe Grimaldi (Tropea 1690-1740) di scuola napoletana è tra i maggiori esponenti d’arte pittorica in Calabria del Settecento. Non siamo a conoscenza se la suddetta opera d’arte si trovi in loco; sicuramente la sapiente sensibilità di padre Fausto saprà farne tesoro.
A conclusione, come in tutti gli eventi, non può mancare la tavolata con il rinfresco.
La serata è di quelle calde di piena estate, la banda intona una marcia sinfonica, il vescovo si accinge al taglio della torta e padre Fausto fa esplodere il tappo dello spumante; si conclude così, la festa-evento per il restauro della chiesa intitolata alla Madonna delle Grazie che, in una piccola comunità come quella di Mandaradoni si verifica, probabilmente, solo una volta nella vita.
Servizio a cura di Francesco Fiamingo