Amici carissimi,
da oggi è disponibile il libro “I SANTI MEDICI DI BRATTIRO’ (VV), scritto dal dott. Pasquale Vallone.
Come ho spiegato precedentemente (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST ), sono state stampate solo 50 copie (costo di vendita al pubblico 20 euro).
Molti di voi mi hanno contattato per prenotarne una. Cercherò ora di contattare queste persone per la consegna del libro.
Rimangono ancora alcune copie (meno di dieci) da “assegnare”. Chi interessato all’acquisto, quindi, è ancora in tempo. Basta, in tal senso, inviare una email all’indirizzo redazione@vibonesiamo.it, oppure chiamarmi al cellulare 340 3161630 (potete anche inviare un sms).
Pubblico, di seguito, la prefazione del libro…
MarioVallone
Questo è un “rifacimento”, un ampliamento del precedente lavoro.
A seguito di attente e accurate ricerche, sono anzitutto venute fuori ulteriori informazioni circa la chiesetta di “Santicocimeo”, situata all’entrata di Brattirò, prima sede del culto dei Santi Medici.
Si sa che era una Pieve, cioè una chiesa rurale con una fonte battesimale dove venivano somministrati i sacramenti, dal battesimo all’estrema unzione, per cui si facevano anche i funerali. Era anche una chiesa della Perdonanza, sito sacro in cui si coglieva la presenza del divino e a quanti si recavano in pellegrinaggio veniva assicurato il perdono dei peccati.
Il “nuovo” libro, oltre che specificare meglio tali notizie, è ricco di fotografie relative alla devozione ed alla festa in ogni suo aspetto: religioso, civile e folcloristico: una raccolta in buona parte inedita, che mi è costata tempo e fatica.
Ringrazio, in tal senso, tutte le famiglie brattiroesi che ci hanno concesso l’uso delle immagini.
Nel volume riporto anche un “presunto”, recentissimo, miracolo dei nostri Santi Medici: una storia che ha avuto come protagonista una donna straniera, fatto verificatosi proprio nella chiesa madre di Brattirò e che fa venire i brividi.
Non vi anticipo altro.
Lo spunto per pubblicare l’opera del 2008 rivista e ampliata è venuto dal restauro della statua dei Santi Cosma e Damiano, promosso dal parroco don Sergio Meligrana, iniziato a dicembre 2013 e conclusosi dopo alcuni mesi.
Così le sacre effigi sono ritornate allo splendore originale.
Le loro vesti verdi, segno di speranza e auspicio di guarigione, e il loro mantello rosso scarlatto, simbolo del martirio, sono l’emblema della loro professione. I loro volti, gioviali e giovanili – come vedremo nel prosieguo del libro – con ogni probabilità riproducono quello di due gemelli (così vuole la tradizione popolare) effettivamente morti a Brattirò nella prima metà dell’Ottocento.
Tali volti imprimono nel nostro animo un intenso calore umano. Avvertiamo, più forte, la loro presenza tra noi perché in loro, umanamente, ci identifichiamo.
Osservandoli ci sentiamo più sicuri e più protetti dai mali di ogni genere perché, avvertendo la loro presenza tra noi, confidiamo con certezza e convinzione, nella loro intercessione.
Alla storia delle statue ed al restauro, riccamente documentato con fotografie e con la testimonianza viva del magnifico restauratore Nicola Mazzitelli, è dedicata l’ultima parte del libro.
L’auspicio è che di tale opera rimanga nel tempo una testimonianza concreta.”
Pasquale Vallone
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