Intorno agli anni settanta ad un paio di chilometri da Zungri, sulla provinciale per Briatico, ai margini della strada, “apparve” una semplice e modesta capannina con una rudimentale insegna: “La Baita” – cibi tipici –
In breve tempo diventò meta di tanta gente del circondario, e non solo, attratta dai sapori particolari delle specialità, dalla posizione panoramica e particolarmente dalla calorosa cornice familiare dei gestori.
Fu meta quasi obbligata di tutti i buon gustai del comprensorio e di tanti professionisti che nella scala sociale occupavano dei posti molto prestigiosi; tant’è che fu menzionata nella rivista “Gente -Viaggi” editore Rusconi di Milano ed elogiata dal Corriere della Sera per mezzo del cronista dott. Furci trovatosi ospite del posto.
Tutti i giorni alla Baita era un festival di prelibati cibi. I più apprezzati erano: i filetti di “stoccafisso” cucinati con una particolare ricetta ed i fileja calabresi col sugo alla “baita”, le pregiate carni alla brace e le squisite pizze con forno a legna. Il tutto accompagnato da un vino genuino ottenuto da spremute di uve del posto.
Poi nei primi anni ottanta per una serie di circostanze, la mitica “Baita” fu chiusa ed entrò nel mondo della leggenda.
Tanta gente la ricorda con nostalgia, tanta altra lontana da Zungri ne domanda l’esistenza.
Oggi, la “Baita” ricompare in una veste nuova.
Ma non è il solito ristorante, la “Baita” è la “Baita”… solito posto con vedute mozzafiato degne della nostra bella terra.
Posto molto indicato per cerimonie, manifestazioni culturali ed eventi vari. Possibile uso di cucina con attrezzature professionali, energia elettrica 38w, acqua potabile certificata e ampi e comodi parcheggi anche per pullman.
Un posto bellissimo.
Pietro Lombardo
