Da ieri, agli imbocchi del tratto della strada provinciale tra il bivio di Ciaramiti e località Biluscia, vi sono dei cartelli con la seguente scritta: Attenzione- Strada dissestata; triangolo di pericolo generico e divieto di superare i 10 all’ora.
Dell’annoso problema relativo all’impercorribilità del percorso in questione abbiamo parlato più volte (CLICCA QUI PER LEGGERE UN PRECEDENTE POST SULL’ARGOMENTO).
La collocazione del cartello porta ad alcune e rilevanti osservazioni.
Premetto che -tra le altre cose- questa è la strada (chiedo sempre scusa se la chiamo così) che collega il territorio comunale di Drapia alle spiagge di CapoVaticano e che quindi si tratta di una via di comunicazione essenziale per poter avvicinare l’entroterra ai flussi turistici della costa.
Ciò precisato, mi domando, anzitutto, e dico: possibile che ci siano voluti più di sei (dico: sei!) mesi, cioè da quando si è verificata la valanga di fango che ha invaso l’intera carreggiata, per mettere un’indicazione del genere?! Perché, poi, metterla il 29 agosto e non prima, almeno all’inizio dell’estate? Perché, inoltre, non è stato ancora rimosso il fango che da febbraio invade un’intera corsia per parecchie decine di metri?
Tutte domande logiche prive di risposta logica.
Aggiungo che- a pensarci bene- il segnale andava messo molto prima perché è da almeno un lustro che il tratto è dissestato.
Già, proprio così: la strada più importante per lo sviluppo turistico dell’entroterra è da anni e anni in condizioni penose.
Ed ora che hanno posizionato il suddetto cartello vien da pensare che l’intervento per rimetterla in condizioni minime di sicurezza chissà quando verrà effettuato.
Che dire.
Un degrado ed un abbandono assoluto: vergogna infinita.
MarioVallone
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