Il Comune di Parghelia ha concesso il bel campo di calcio comunale a un circo che per alcuni giorni terrà degli spettacoli con animali. Non è il primo circo che si ferma nella nostra Provincia, anche se è la prima volta dopo tanti anni nel territorio pargheliese, ma non possiamo più restare indifferenti alla presenza di questi spettacoli viaggianti che sfruttano gli animali a scopo di lucro.
Non siamo contrari ai circhi degli artisti e dei giocolieri, che offrono uno spettacolo avvincente, ma non possiamo più accettare che degli animali siano costretti a vivere in gabbia e ad esibirsi in pubblico, dopo un lungo addestramento basato sulla violenza fisica e psicologica, ridotti a burattini nelle mani dei domatori, incapaci per paura di ribellarsi.
L’esibizione degli animali nel circo non ha nulla di affascinante, perché dietro le luci colorate e le musiche dello spettacolo si nasconde un mondo di sofferenza per gli animali, che nelle condizioni in cui sono posti perdono ogni caratteristica etologica della loro specie.
Tigri, leoni, elefanti e altri animali nel circo non hanno niente della loro natura selvatica, non vivono nel loro habitat, non sviluppano comportamenti naturali. Invece quasi sempre eseguono esercizi palesemente contrari alla loro indole, sottomessi completamente al volere dell’uomo.
Il circo, quindi, non è uno spettacolo educativo. Anzi può essere un insegnamento pericoloso per tutti i bambini che vanno a vederlo. Oltre 600 psicologi si sono espressi “sulle valenze antipedagogiche dell’uso di animali in circhi, sagre e zoo”, sottolineando come uno show basato sul comando e lo sfruttamento di animali inermi insegna al bambino a ridere di situazioni che dovrebbero invece generare un profondo senso di ingiustizia e indignazione.
NON PAGATE PER VEDERE LA SOFFERENZA!
NON PORTATE I VOSTRI BAMBINI A RIDERE DEL DOLORE ALTRUI!
Chiediamo inoltre al Comune di Parghelia e agli altri comuni della Provincia di dotarsi di un regolamento per gli animali come quello proposto dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che tra l’altro prevede almeno modalità più severe per l’autorizzazione all’attendamento di tali spettacoli viaggianti, sia per la tutela degli animali imprigionati in queste strutture sia per quella degli spettatori e dei cittadini in genere.
LAV- Lega Anti Vivisezione
Sede di Vibo Valentia
lav.vibovalentia@lav.it