Una nutrita folla di curiosi, appassionati e studiosi ha partecipato mercoledì pomeriggio al convegno, tenutosi nella chiesa di Santa Maria de Latinis di Gerocarne, dedicato al dipinto mariano dell’artista Emanuele Paparo.
L’opera è stata riconsegnata al centro dell’Alto Mesima e alla sua comunità dopo un lungo e complesso restauro, illustrato nel dettaglio nel corso dell’evento dai restauratori Rosario Columbro e Gerardo Santaguida.
Al loro fianco, seduti al tavolo del convegno, il parroco di Gerocarne don Antonio Pileggi, il padre priore dell’Italia meridionale don Francesco La Vecchia, lo storico e autore del libro edito dal gruppo consiliare “Scopelliti presidente” Franco Luzza e il consigliere regionale Alfonso Grillo. L’avvocato Nunzio Armentaro ha moderato l’incontro.
Don Pileggi ha aperto la manifestazione con i consueti saluti, ringraziando la Regione per l’impegno assunto nei confronti della comunità. Padre La Vecchia, invece, si è soffermato sull’importanza iconografica dell’opera mariana, inserendola in un più ampio quadro meridionale. Poi, le diapositive tecniche relative al restauro, descritto nei particolari dagli esperti.
«L’intervento su Gerocarne – il commento del consigliere Grillo – va contestualizzato. La Regione intende riportare alla luce le bellezze e le peculiarità della Calabria e dell’Alto Mesima. Bisognerà, dunque, riprendere anche i discorsi interrotti, come quello relativo al convento dei basiliani di Ciano, alle mura di Soreto di Dinami e al castello feudale di Arena. Siamo certi del fatto che investire sulla cultura aiuti a risollevare territori con tanto da offrire, schiacciati però da criminalità e degrado».
L’iniziativa, accolta con favore dalla comunità, è stata molto apprezzata anche da don Peppino Fiorillo, don Bruno Cannatelli e don Pietro Cutuli.
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