A parte un breve accenno ad “un’estate da dimenticare”, per senso di responsabilità ci siamo astenuti dall’intervenire sulla situazione amministrativa tropeana onde evitare occasioni di sciacallaggio in un periodo estremamente delicato per l’economia cittadina.
Nell’esclusivo interesse della collettività abbiamo, quindi, maturato tale scelta e non già per timore di essere additati a responsabili della diffusione di un’immagine negativa della nostra terra e della conseguenziale crisi.
L’addebito, da parte di una nota malalingua, in merito alla chiusura di Via Carmine, fatto per il quale siamo in attesa di ricevere formale risposta, non ci preoccupa, lasciandoci del tutto indifferente ogni meschinità.
Le criticità da affrontare sono molteplici e le tratteremo singolarmente e compiutamente in modo da tenere alta l’attenzione di chi ci vorrà seguire. Abbiamo già programmato per i primi di Settembre una conferenza stampa che farà da sintesi e da cornice ad una serie di interventi su fatti specifici sui quali ci concentreremo da qui a breve.
Prima di entrare nel vivo della discussione voglio soffermarmi su un aspetto tutt’altro che secondario in modo da dare una risposta indiretta a chi, non avendo validi argomenti, si appella, per giustificare i fallimenti ormai palpabili, all’ornitologia e, segnatamente, alla specie dei gufi che, a dispetto di quanto pensa il nostro, “sono animali miti, saggi e considerati nel Medioevo come dei portafortuna”, (Corriere della Sera 7.08.2014, Dario Vico in risposta a Matteo Renzi). Al pari di tanti miei concittadini, ho investito buona parte delle mie energie e dei miei sacrifici, economici e non solo, nella mia Città nella convinzione che la stessa saprà farli fruttare giacché non ho mai pensato di lasciare Tropea che è stata e rimarrà sempre al centro dei miei interessi e programmi di breve, medio e lungo termine. In ragione di ciò, pur non registrando il successo sperato alle scorse elezioni comunali, avendo, da investitore, tanto da perdere, auspico che l’attuale amministrazione, pur nella diversità delle vedute e delle strategie, faccia comunque bene, il meglio possibile, così da garantirci quel benessere che tutti noi Tropeani dovremmo avere. In altri termini, essendo, assieme ai membri della mia lista e di chi ci ha onorato del suo consenso, sulla stessa barca di chi ha vinto le elezioni, salvo ad essere degli stolti, occorre necessariamente, non foss’altro che per ragioni contingenti ed egoistiche, sperare in una gestione che, nella diversità, dia comunque risultati positivi.
Ho avuto modo di dire che la nostra idea di crescita e di turismo è, e rimane, decisamente diversa dalla loro ma ciò non vuol dire che la nostra formula sia quella corretta e migliore dipendendo molto dai punti di vista e dal tipo di sviluppo che si cerca e che si vuole ottenere.
Fatta tale premessa, che alle persone intelligenti apparirà come estremamente ovvia e quindi banale, iniziamo ad affrontare le criticità partendo da quella più grave: la mancanza d’acqua corrente.
Erano ventidue anni (ventidue anni!) che Tropea non pativa una deficienza che sembrava oramai relegata agli archivi della storia più brutta della nostra comunità. Quella che si credeva fosse un’ovvietà, una conquista di civiltà irrinunciabile che nessuno ci avrebbe mai più rubato (l’acqua corrente in casa), d’un tratto è svanita per colpa e a causa dell’irresponsabilità, o per meglio dire dell’incapacità, di una maggioranza che, tra un ballo e una suonata, ha perso di vista quelle che debbono essere le priorità, l’ABC, di un qualsiasi nucleo sociale. Gli addebiti alla SORICAL, sul cui operato auspico un interessamento profondo dell’autorità inquirente, pur essendo fondati ed accettati dalla stessa società, non esimono, infatti, la maggioranza da gravi responsabilità che sono di ordine omissivo, per non aver vigilato efficacemente ed adeguatamente sull’operato di un suo fornitore (il tutto a dispetto delle raccomandazioni fatte da tanti, sottoscritto compreso), e fattivo, per non aver saputo gestire le emergenze o pseudo tali.
Inutile rilevare, infatti, come le avarie all’acquedotto denunciate dalla SORICAL si siano verificate, senza soluzione di continuità, dal 1992 ad oggi con la differenza che in passato sono state sempre gestite in modo ottimale dall’amministrazione comunale senza far patire, ovvero riducendo al massimo, i disagi all’utenza locale e ai turisti, privati, ora, in una città come la nostra dedita all’ospitalità, persino dell’uso dei servizi igienici. I fatti occorsi sono gravissimi ed inaccettabili e, oltre a meritare l’attenzione sopra auspicata, verranno valutati e trattati in sede giudiziaria sotto forma di azioni collettive ovvero singole, tese al risarcimento del danno, oltre che, ovviamente, all’azzeramento del canone per l’annualità 2014.
Come Forza Tropea oltre a reiterare la richiesta già presentata di abbattimento del 50% delle tariffe per le utenze servite con acqua non potabile, proporremo al Comune di intentare tempestivamente (domani stesso) un’azione per danni contro la SORICAL, nei cui confronti consiglio di sospendere immediatamente i pagamenti delle pretese morosità pregresse.
Il danno cagionato è notevole ed occorrerà tanto tempo per far sbiadire l’immagine negativa fornita quest’estate alle centinaia di migliaia di turisti che ci hanno scelto come meta per e loro vacanze.
La cosa che maggiormente mi turba è che tutto questo sfacelo potrebbe far rimpiangere un passato rispetto al quale tutti auspichiamo una decisa svolta, in ossequio la famoso adagio “Al peggio non c’è mai fine”. Ai Tropeani di buona volontà lancio un appello: non rimpiangiamo la mediocrità deficitaria e puntiamo in alto perché una Grande Tropea si può fare!
Concludo questo primo intervento dispensando un consiglio ai tanti proprietari di case vacanze: nella descrizione dell’alloggio inserite “acqua corrente 24 ore su 24”.
Gruppo Consiliare Forza Tropea
Il Capogruppo, Avv. Giovanni Macrì
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