Alle 2:30 del mattino del 26 giugno 2014 un’ intera comunità, quella di Zungri, accoglie commossa il sacro quadro di Maria Santissima della Neve. Preghiere, gioia e lacrime, salutano il rientro da Roma nella sua comunità della Mamma della Neve.
Una notte storica, una notte di grandi emozioni, una notte luminosa per Zungri e per tutti i devoti della Bianca Signora. Una notte che insieme alle due giornate del 24 e 25 giugno entrano a far parte della storia della comunità di Zungri e non solo.
Il 24 l’inizio del pellegrinaggio a Roma con la celebrazione dell’Eucarestia nella Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore; il 25 in Vaticano, l’incoronazione del quadro della Madonna della Neve.
Vedere quel venerato quadro in Vaticano, davanti a Papa Francesco, è stata un’ emozione unica per i tanti zungresi presenti a Roma arrivati per l’occasione da tante parti d’Italia in cui risiedono, e per i tanti che hanno seguito l’evento tramite la televisione. Il quadro, dopo l’incoronazione e la benedizione papale è partito da Roma nel pomeriggio del 25 giugno arrivando a Zungri alle 2:30 del mattino del 26 giugno.
L’ora tarda non ha scoraggiato i devoti della Madonna della Neve che, in massa, con grande compostezza e devozione ne hanno atteso l’arrivo.
Già dalle ore 22:00 nei pressi del monumento a Padre Pio da Pietralcina all’inizio del paese, è iniziato un incessante via vai di gente, un tripudio di palloncini, fiaccole e nastri colorati per accogliere nel migliore dei modi quel quadro di quella dolce Vergine che per Zungri rappresenta tutto.
Con il cuore in gola, tutti quei fedeli hanno esultato di gioia nel momento in cui lo scoppio dei mortaretti ha annunciato l’avvicinarsi del quadro e dei pellegrini provenienti da Roma. Alle 2:30, l’oscurità della notte è stata dissipata dall’arrivo del venerato quadro.
La Madonna rientra così nella sua comunità mentre il cielo di Zungri si infiamma e s’ illumina a giorno per lo scoppio dei fuochi pirotecnici così come si infiammano di gioia i cuori di quei devoti nel vedere il capo della Madonna e del Bambino Gesù cinti dai diademi regali benedetti dal Santo Padre e realizzati grazie alla loro generosità.
All’arrivo del quadro le toccanti parole del parroco della comunità don Felice La Rosa: “Accogliamo il quadro della Madonna della Neve. Accogliamo questa nostra Mamma buona che fa ritorno nella sua comunità dopo aver ricevuto l’onore della Chiesa Universale”.
Le preghiere, le lacrime e l’applauso dei figli di Zungri accolgono Maria della Neve. Due ali di folla si formano davanti al quadro, ha inizio così un solenne corteo che attraversando alcune vie principali del paese accompagna il quadro nel Santuario. Due gesti simbolici dall’alto significato all’inizio e alla fine della processione.
All’inizio, subito dopo l’arrivo del quadro a Zungri i portatori per pochi secondi hanno rivolto il quadro verso il cimitero cittadino. Un doveroso omaggio a coloro che ci hanno preceduto nella fede ed ora dormono il sonno della pace. Prima del rientro del quadro nel Santuario l’altro semplice gesto dall’alto significato: il quadro della Madonna viene portato davanti alla casa di una famiglia colpita da lutto quasi a voler simboleggiare la vicinanza della Madonna in quel momento di dolore.
Alle 3:00 del mattino con lo scampanio festoso e solenne delle campane: la Madonna della Neve rientra così nel suo Santuario. La preghiera finale, i saluti e i ringraziamenti di don Felice e l’omaggio finale dei fedeli alla loro Madonna chiudono tre giornate storiche per l’intera comunità di Zungri.
Stanchi, ma orgogliosi, consapevoli di aver scritto una nuova e bellissima pagina nella storia della Comunità, don Felice La Rosa e tutti i Giovani del Comitato “Insieme per il centenario dell’Incoronazione di Maria Santissima della Neve”, che si sono spesi senza riserve lavorando per l’organizzazione dell’intero pellegrinaggio a Roma e che sono impegnati nell’organizzazione dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna del 3-4-5- agosto.
W MARIA SANTISSIMA DELLA NEVE.
Francesco Pugliese