«Se riesci a far innamorare un bambino di un libro, o due o tre cominceranno a pensare che leggere sia un divertimento. Così da grandi diventeranno dei lettori. E leggere sarà uno degli strumenti più importanti della nostra vita».
Queste le parole, prese a prestito da Roal Dahl, che sintetizzano il pensiero del sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo, intervenuto per i saluti istituzionali alla fase conclusiva del progetto “Gutenberg”, voluto da Licia Bevilacqua, dirigente dell’omnicomprensivo di Soriano, di cui la scuola di Gerocarne fa parte, e rivolto ai bambini della primaria per invogliarli nella sana pratica del leggere. Il progetto, illustrato dalla stessa Bevilacqua, ha avuto come oggetto la lettura del libro “Storia di una matita”, scritto dal cosentino Michele D’Ignazio ed edito da Rizzoli, e narrante la storia di un ragazzo che di colpo si trasforma in una matita ed inizia a riscoprire e ridisegnare il mondo a suo piacimento. Libro che, nella giornata di ieri, i bambini, con tanto di abiti a tema, sono stati chiamati ad interpretare ed esporre.
Per Papillo si è trattato «di un progetto interessantissimo e valido e, proprio per questo, non ho esitato ad accogliere la richiesta della dirigente ed ospitarlo nell’aula consiliare, in quanto ritengo che la lettura sia una pratica importantissima, da cui derivano la creatività, la scoperta ed il sogno. Un plauso particolare, quindi, alla preside Bevilacqua, che svolge con competenza, a 360°, la sua missione nella scuola e con la quale mi trovo in perfetta sintonia al fine di perseguire il comune obiettivo volto alla creazione di condizioni sempre più favorevoli per i bambini ed i ragazzi del mio paese». Bambini che, come detto, sono stati i protagonisti della manifestazione, «quelli a cui – ha sottolineato D’Ignazio – è bello dare la parola, perché da essi si possono trarre tanti spunti». Da questo pensiero è derivata l’idea di Papillo oltreché d’incrementare – con tante iniziative durante il corso dell’anno – il legame col mondo della scuola, di realizzare un’iniziativa estiva con i giovanissimi gerocarnesi dal titolo “La parola ai ragazzi”, ragazzi che saranno chiamati a disegnare il loro paese così come lo vorrebbero e, successivamente, da tali disegni trarre spunto per la realizzazione di progetti concreti a misura di under 15. Inutile dire che l’idea ha ricevuto il consenso sia della preside che dell’autore del libro e di alcuni insegnanti, disposti a collaborare per la realizzazione dell’evento che, come nel caso del protagonista dell’opera, vedrà i piccoli gerocarnesi trasformarsi in tante matitine e ridisegnare la loro città.
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