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Questo lascia di stucco…

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Mario Vallone

Il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli nella sua famigerata relazione – cioè volevo dire comizio – di fine mandato cita più volte due termini: trasparenza e partecipazione.

Questo lascia di stucco.

Si può definire trasparente un’amministrazione che non ha mai chiarito le modalità attraverso cui “elargisce” incarichi e lavori?

Come può Porcelli parlare di trasparenza quando ancora non ha dato spiegazioni circa la scelta di fare due bandi anziché uno per una serie di lavori pubblici tra cui la pavimentazione della piazza di Brattirò?

Come si può parlare di trasparenza se questa maggioranza non ha mai risposto a nessuna delle settanta (dico: settanta!) domande che gli ho posto sul blog?

Come si parlare di trasparenza se per un lasso di tempo hanno sostituito il resp. del serv. finanziario con l’assessore al bilancio facendo combaciare il ruolo di controllore e controllato?

Come si può parlare di trasparenza se per anni non è stata mai convocata una conferenza stampa e non è stato mai inviato un comunicato ai giornali?

Come si può parlare di trasparenza se nella gestione del servizio di tesoreria hanno agito in modo assurdo provocando un danno erariale che, probabilmente,  dovranno pagare di tasca loro?

Come si può, inoltre, parlare di partecipazione se nel prendere decisioni  hanno -presumibilmente- “dato ascolto” alla pagghialora?

Come si può parlare di partecipazione se le riunioni pubbliche promesse in campagna elettorale sono state fatte dopo che le decisioni di spesa erano state prese altrove?

Come si può parlare di partecipazione se non sono state mai organizzate le riunioni con la cittadinanza per la redazione del Piano strutturale Comunale come impone la normativa vigente?

Come si può parlare di partecipazione se per anni è stato fatto orecchio da mercante alla proposta di emanare il regolamento sulla partecipazione popolare?

Come si può parlare di partecipazione (e di rispetto aggiungo io) se, nonostante gli espliciti e ripetuti inviti a confrontarsi con noi di Vibonesiamo e con i nostri lettori, siamo stati sempre e costantemente ignorati per poi essere attaccati indegnamente in pubblico e, addirittura, durante i Consigli comunali?

Per non dire poi del vergognoso tentativo di far passare un regolamento-spazzatura per l’accesso agli atti ed il funzionamento del Consiglio contrario alla libertà di stampa e nettamente in contrasto con l’espletamento del ruolo di controllore dei consiglieri comunali, vicenda su cui è meglio stendere un velo pietoso.

Lo stesso Porcelli, imperterrito, nella medesima relazione scrive: “La via della trasparenza…quella che meglio si confà al nostro modo d’essere e di concepire la cosa pubblica”.

Mah.

E non finisce qui.

Come se non bastasse, nel programma elettorale del 2014, a proposito di “partecipazione”, lui ed i suoi accoliti così si esprimono: “La partecipazione attiva dei cittadini deve essere intesa come costruzione di un’amministrazione condivisa. Il cittadino deve sentirsi protagonista della vita pubblica, contribuendo in prima persona all’amministrazione del proprio paese. I nostri obiettivi: promuovere tavoli di confronto tematici tra amministrazione-cittadini; incentivare la formazione di gruppi di lavoro che dovranno confrontarsi con gli amministratori e rappresentare le esigenze della popolazione e delle varie realtà locali; coinvolgere le realtà associative attive nel territorio attraverso forme di cooperazione costruttiva.”

E, ancora, come se non bastasse, nel medesimo programma elettorale, parlando di “trasparenza” Porcelli scrive: ” La gestione del bilancio continuerà ad essere basata su canoni di trasparenza e chiarezza, favorendo la partecipazione dei cittadini e l’informazione sull’attuazione dei programmi”.

E che dire poi quando nel medesimo programma elettorale leggiamo – nell’elencazione di quelle che chiamano le “direttive fondamentali”- la seguente frase: “Rapporto trasparente e partecipativo tra cittadini e amministrazione comunale”.

Mah.

Non ci sono parole.

Vi sembra credibile uno che scrive queste cose, considerando cosa ha fatto (anzi, ciò che non ha fatto) a proposito di trasparenza e partecipazione negli ultimi cinque anni!?

MarioVallone

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