Di ritorno dall’Andalusia il gruppo tropeano coinvolto in un partenariato Comenius Multilaterale che unisce undici paesi europei: Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Lettonia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Turchia, Grecia e Italia.
“Riduci, riusa e ricicla “ il tema dell’incontro di progetto che ha fatto il punto sulla posizione di ogni partecipante nella tutela ambientale, con particolare rifermento alle risorse alternative di energia.
L’argomento ha particolarmente coinvolto l’Istituto tropeano il cui Liceo Scientifico da più di dieci anni detiene la bandiera verde di International Eco-School.
Le visite a Solucar, per conoscere le torri solari, a Doñana, per ammirare il Parco Nazionale e a Olvera, con gli impianti di riciclaggio degli scarti del ciclo produttivo oleario, hanno tracciato “La Via Verde”: un percorso ecologista che ha evidenziato i valori della tutela e della promozione ambientale.
Particolarmente affascinante il viaggio su fuoristrada attraverso l’oasi di Doñana che accoglie centinaia di specie di uccelli , di cui alcune rarissime, nel contesto di una natura incontaminata e ammaliante per il trionfo di una vegetazione in piena fioritura primaverile. Evento rarissimo, di cui il gruppo tropeano è stato testimone, l’apparizione di uno splendido esemplare di lince che rapidamente si è tuffato nei cespugli.
Siviglia, capoluogo dell’Andalusia,a sud della Spagna , tra Cordova e Cadice, ha affascinato tutti con le imponenti testimonianze del suo passato e con i suoi scorci da favola che la rendono Patrimonio Unesco dell’Umanità. In questa splendida città Cristoforo Colombo si preparò per il suo mitico viaggio ed il poeta Vicente Aleixandre, Premio Nobel per la letteratura, celebrò quello che fu il più grande porto dell’impero spagnolo pur essendo lontano dal mare.
La visita alla città, in bici, si è concentrata nel quartiere più caratteristico di Siviglia il Barrio di Santa Cruz, dove spiccano l’Alcazar, il palazzo reale, in precedenza fortezza araba, la Giralda, il campanile della cattedrale, già minareto alomohade e la splendida cattedrale: la terza chiesa più grande della cristianità dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra, che custodisce numerosi capolavori tra cui L’Immacolata di Murillo, il grandioso retablio dell’altare maggiore ed il monumento funebre a Colombo.
Incantevole la Plaza de España, percorsa da un canale e collegata con quattro ponti , che accoglie 58 panchine rivestite di azulejos che rappresentano, in mosaico, le province spagnole.
“E’ difficile esprimere sinteticamente il significato profondo del progetto Comenius – ha spiegato la dirigente Beatrice Lento- che consente, in breve tempo, di penetrare nell’intimo delle varie culture europee attraverso esperienze inimmaginabili nei comuni percorsi turistici. E’ un’emozione straordinaria che unisce i vari popoli attraverso l’apprezzamento delle tipicità di ognuno, da scoprire, gustare e ammirare. Pur nelle differenze ci si sente vicini e protagonisti attivi di una cultura comune di cui ci si sente orgogliosi”
All’incontro di progetto oltre alla dirigente e alla coordinatrice, prof.sa Rina Barilaro, hanno preso parte la prof.sa Maria Domenica Ruffa e gli studenti Gerardo Artese e Amal Halim che, come previsto dal progetto, hanno vissuto, per la settimana di soggiorno, presso famiglie del luogo.
“Dal secondo giorno in poi -ha spiegato Gerardo Artese- è stato un crescendo sentimentale, orgoglioso di essere non più italiano ma europeo, ho iniziato a guardare il mondo dalla parte di chi ha bisogno di imparare . E’ proprio vero non esiste barriera culturale insuperabile ed il futuro sta in noi e nella nostra preparazione. L’Andalusia ci ha offerto un messaggio di intercultura formidabile con la sua straordinaria mescolanza tra stili cristiano-occidentale e arabo “
“Gli Spagnoli – ha aggiunto Amal Halim- si sono innamorati di noi ,della nostra lingua, del nostro modo di fare , tutti volevano scattare foto con noi. Non sono mai stata fuori casa per tanti giorni ed è stato meraviglioso. Assieme abbiamo studiato, siamo stati in giro, abbiamo cantato e ballato confrontandoci per imparare a vicenda, eravamo tutti cosi felici da non sentire mai la stanchezza. E’ un’esperienza che ripeterei volentieri… spero tanto di ritornare in quei luoghi”.
La scuola che ha ospitato l’incontro è l’I.E.S. Vistazul di Dos Hermanos a 30 Km da Siviglia, diretta da Juan Carlos Gonzales. “All’ingresso dell’Istituto -ha concluso la Lento- spicca la riflessione di Nelson Mandela: ‘L’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo’ se a veicolarla intervengono modalità didattiche laboratoriali ed euristiche, come quelle tipiche del Comenius, si può veramente confidare nella sua forza emancipatoria”.
Commenti
comments