«Un’indecenza che, oltre a compromettere l’incolumità degli automobilisti, è lesiva dell’immagine dei centri cui conduce e degli interessi economi delle tante realtà produttive della valle del Mesima».
L’ennesimo “j’accuse” sul pietoso stato della rete viaria provinciale arriva da Vitaliano Papillo, sindaco di Gerocarne, con riferimento alla bretella – parte della provinciale 65 – che dall’autostrada (svincolo Serre) conduce verso l’Alto Mesima, un piccolo tratto, un chilometro o poco più (fino all’incrocio con la provinciale 73, dove è ubicata l’impresa “Varì vimini”, per la precisione), che si trova in uno stato fatiscente ed indecoroso, pieno di crateri ed invaso da erbacce.
«La bretella in questione – spiega Papillo – è molto importante in quanto, oltre a rappresentare la porta d’ingresso di un intero comprensorio, – di cui è, per così dire, il documento di presentazione – su di essa è ubicata la zona industriale di Gerocarne, area strategica per il rilancio del territorio, viste le imprese che vi operano ed il progetto, già in fase d’attuazione, per la realizzazione dell’unico impianto provinciale per l’essiccazione del legno. La stessa, inoltre, rappresenta il corridoio a parecchie realtà produttive, le quali, dovendo ogni giorno ricevere fornitori, clienti ed operatori commerciali vari, che vi giungono a fatica, subiscono un grosso disagio».
Riconosce, Papillo, che il problema s’inserisce nel più ampio sfacelo del sistema viario provinciale e che la situazione economica della provincia non sia delle migliori. Ma questo «non può esimere il commissario Mario Ciclosi dall’assumersi delle responsabilità ed intervenire. A maggior ragione poiché non si parla di centinaia di miglia di strada, ma di uno, massimo due, chilometri che, però, come detto, sono vitali per molti paesi e parecchi imprenditori».
A non essere digerita dal giovane primo cittadino è l’idea che questa “non azione” vanifichi quelli che sono gli sforzi nella promozione dei territori e dei prodotti. «Perché è vero – precisa Papillo – che si può vantare un palazzo con tante belle stanze, decorate ed arredate con gusto. Ma a chi glielo racconti, se poi l’ingresso e sgangherato e non permette di accedervi con sicurezza?». Ragion per cui, col pensiero rivolto principalmente alle grandi realtà imprenditoriali del territorio, Vitaliano Papillo annuncia un preciso intento: «nei prossimi giorni contatterò i titolari delle aziende della valle de Mesima, al fine di discutere con loro il tipo di iniziative da intraprendere e portare avanti per ottenere quello che è un diritto sacrosanto».
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