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“Sette paia di scarpe”

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“La mattina della partenza la distesa verde smeraldo del Mediterraneo lambiva Beirut con pacatezza, quasi a voler sciogliere nell’acqua indulgente l’amarezza che accompagnava quel distacco inatteso.”

Così comincia il romanzo: “Sette paia di scarpe” della scrittrice calabrese Eliana Iorfida, che il 28 e 29 di marzo, ha presentato questo suo  primo scritto a Serra San Bruno e a Soverato, riscuotendo il plauso della platea. Romanzo d’esordio, ambientato nella Siria più vera e inaccessibile che nel  luglio 2013 è stato classificato al secondo posto nel concorso nazionale “La Giara” (Rai Eri) con il seguente giudizio della commissione:

La scrittura della Iorfida riesce a rendere con espressività l’atmosfera di un villaggio rurale della Siria vissuto attraverso gli occhi della giovane protagonista. Senza frapporre giudizi morali e politici, narra un mondo arcaico facendocelo sentire comunque molto vicino al Mediterraneo di casa nostra. Un bel ritratto di una cultura diversa, sentita come ricca di valori anche se fortemente autoritaria.

Eliana Iorfida nel 2007 ha conseguito la laurea in archeologia a Firenze. Ha partecipato  e collaborato in missioni di scavo sia in Italia che in Medio Oriente (Egitto-Siria-Israele). Ha lavorato nell’ambito della museologia e della didattica, ha collaborato nell’allestimento di scenari espositivi in ambito archeologico. In atto esercita la sua professione in Calabria nel contesto  archeologico e nella specifica divulgazione scientifica.

La emergente scrittrice, dopo aver ricevuto l’elogio di tutte le autorevoli personalità che hanno partecipato alle manifestazioni di presentazione del suo apprezzato lavoro, ha così concluso:

“La vittoria di questo premio è per me una grande e inaspettata soddisfazione. La storia del mio libro nasce in Siria, dove mi trovavo per lavoro, come archeologa dove ho trovato l’ispirazione per raccontare una storia vera di una donna del posto e, al tempo stesso, anche la mia esperienza in Siria. Come suggerisce anche il titolo, è un viaggio interiore della protagonista, alla scoperta del suo passato familiare che non conosce e di un segreto drammatico . Ma è anche un viaggio esteriore, immerso in questi paesaggi e profumi del medio oriente che sono anche quelli del sud. Il messaggio che voglio lanciare con questo mio testo, è in primis un messaggio di solidarietà con il popolo siriano che sta vivendo un periodo drammatico della propria storia. Inoltre il mio messaggio è la comunione di valori e di cultura. Questo premio rappresenta uno stimolo affinché io possa continuare a scrivere e a leggere ed esorto tutti a perseguire le proprie passioni.

                                                    da Serra San Bruno  -Girolamo Onda-

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