RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:
A ‘dda passà ‘a nuttata
Non posso che provare sentimenti opposti e contrastanti – commiserazione, compassione, rabbia, serenità, disappunto, compatimento, indulgenza o intolleranza – e avere conferma delle mie non benevole opinioni sui politici che attualmente reggono il Comune di Parghelia, quando leggo delle singolari notizie di cronaca relative al solerte attivismo di alcuni dirigenti della cosa pubblica per cose che non riguardano per niente gli interessi della collettività cittadina. Perché non ci vuole molto a capire che la filosofia amministrativa della maggioranza mette al primo posto, nella sua attività di governo, gli interessi di parte e personali, trascurando del tutto gli interessi dei cittadini. Ne sono una dimostrazione evidente le vicende della recente costituzione di due circoli (melius abundare…) del partito alfaniano-scopellittiano NCD, che suppongo abbiano impegnato a fondo il sindaco e l’assessore alla cultura, distraendoli dai loro doveri istituzionali.
La realtà è che il gioco degli interessi di parte al di sopra di tutto, al di sopra della testa dei cittadini e delle loro speranze di cambiamento, ha fatto ancora una volta risaltare e “brillare” l’inadeguatezza e l’inaffidabilità dell’attuale classe politica – sicuramente non all’altezza dei propri compiti istituzionali – che crede ed è convinta di amministrare un comune con slogan, con annunci e con tante parole. Tutto ciò è grave, ma non è serio, come ironizzava Flaiano. Anche se a Parghelia – che io ricordi – mai si era sceso così in basso nella qualità dei pubblici ammnistratori.
Attualmente, sulla scena politica pargheliese c’è il deserto delle idee e della cultura politica, che si accompagna inevitabilmente alla assoluta incapacità di modificare la realtà. Uno spettacolo desolante, con una sfilacciata forza politica che tenta di guidare il Comune, ma appare inadatta ad affrontare con risolutezza i gravi problemi che gravano sulla collettività e, cosa non da poco, sulla realtà economica della “perla” della costa degli dei. Tanto per fare un esempio, molto esemplificativo dei numerosi problemi che da decenni affliggono il paese: nonostante ci si glori ripetendo in maniera ossessiva che Parghelia è il paese più bello del litorale tirrenico, con spiagge bianchissime, con paesaggi mozzafiato e con un mare di una bellezza straordinaria, si nota una totale indifferenza difronte al disastro in cui si trova il territorio. L’incuria, l’abbandono, la mancata manutenzione dello stesso è la dimostrazione dell’ incredibile disinteresse nei riguardi delle questioni ambientali, la cui soluzione potrebbe essere il trampolino di lancio dell’economia locale. E intanto la vita, in paese e nelle stanze del potere, scorre in una folle incoscienza e in una generale irresponsabilità.
Tra l’altro, l’atteggiamento “pilatesco” degli amministratori nei riguardi dei problemi pargheliesi – da decenni in attesa di una qualsivoglia soluzione – asserragliati nel loro inespugnabile bunker di autostima e, pertanto, lontani dalla gente e dalla società civile, e che si preoccupano esclusivamente della loro sopravvivenza politica e, soprattutto di “apparire”, fondando circoli di un partito inconsistente, ebbene tutto questo non fa che peggiorare le cose e aumentare la confusione che già regna sovrana.
Sono sufficienti queste frettolose pennellate per dipingere una Amministrazione, che non si è mai interrogata sui temi vitali della comunità che amministra, né ha mai sollecitato i pargheliesi a dibattere pubblicamente su di essi. E i pochi che hanno tentato, come chi scrive, di avviare una discussione pubblica, sempre trascurata ed assente, sono stati duramente contestati, contrastati e, a volte, offesi.
Mi tocca, a questo punto, doverosamente richiamare il programma elettorale della lista civica “Parghelia prima di tutto”, vincitrice dell’ultima tornata elettorale. In esso si parla, nella premessa, di “partecipazione democratica” e ci si propone “di dare a Parghelia e ai suoi cittadini una risposta concreta a risolvere i problemi ed a soddisfarne le necessità.” (sic!). Si passa poi ad elencare i “punti programmatici fondamentali”, che spaziano dalle politiche sociali al turismo, dal lavoro all’ambiente (questo punto è molto dettagliato), dalle fonti energetiche rinnovabili al governo del territorio. Si è di fronte, insomma, ad un programma ben articolato e bellissimo se non fosse che è rimasto sulla carta per intero, come il solito “libro dei sogni”. Credo che adesso anche i sassi dovrebbero capire che non bisogna mai fidarsi, guardare solo ai programmi, ma aspettare quale ne sarà l’attuazione. L’epoca delle furbizie, forse, volge al termine perché dovrebbe essere chiaro che non si vive solo di belle parole.
Sebbene, al momento, all’orizzonte non si intraveda alcun arcobaleno, tantomeno un segno di svolta che possa far sperare in un futuro migliore e in eventi utili e proficui per Parghelia, come l’arrivo in estate di migliaia di turisti che restino, però, e non fuggano a gambe levate al primo apparire della famosa “schiumazza” che imbruttisce, quotidianamente, il nostro bellissimo mare di cobalto, è necessario, comunque, sperare che, prima o poi, ci sarà un ravvedimento, di chi si proporrà più avanti alla guida del Comune, nei riguardi dei problemi, la cui soluzione viene sempre promessa per iscritto da tutti i partiti nel corso delle campagne elettorali.
Coraggio, pargheliesi, e auguri! Come scriveva il grande Eduardo de Filippo in una sua commedia del 1946, con grande ottimismo, “ a ‘dda passà ‘a nuttata.”
Andrea Locane