Un grave disservizio, quello che, da tempo, in riferimento alla consegna della corrispondenza da parte di “Poste italiane”, sono costretti a vivere i cittadini di Gerocarne, i quali, non sapendo più che pesci pigliare, si sono rivolti al sindaco, Vitaliano Papillo. Pare, infatti, che la posta non arrivI a destinazione o, peggio, venga recapitata ad altre persone.
«In qualità di sindaco – scrive Papillo –, da circa 5 mesi mi piovono lamentele quotidiane da parte dei miei cittadini che, non avendo avuto risposte da parte dell’ufficio postale, si rivolgono a me per cercare di venire a capo di una situazione assurda legata alla consegna della loro corrispondenza. Normalmente, infatti, la posta – prosegue il primo cittadino – viene consegnata o alla persona interessata, oppure a suoi parenti stretti, non a chi capita. Cosa che, invece, da tempo ormai, succede a Gerocarne, con il risultato che le lettere, anche di una certa rilevanza, o arrivano in ritardo o non arrivano proprio, perché consegnate a persone diverse da quelle in indirizzo».
Una questione spinosa, quindi, ed un problema notevole, «se si considera – prosegue – che stiamo parlando di un servizio di pubblica rilevanza che include, tra l’altro, la consegna di bollette che scadono, piuttosto che di lettere di vari uffici, dell’Inps per questioni di pensioni, ed altre cose che possono essere abbastanza delicate».
Prima di arrivare al presente sfogo, della questione, sin da novembre scorso, sono stati informati i vari dirigenti di “Poste”, sia periferici che provinciali, ed anche il servizio qualità dell’azienda, ottenendo come risposta che il problema sarebbe stato risolto. «Invece – spiega ancora Papillo – nessuna soluzione è stata ancora adottata. Tra l’altro, da sempre a Gerocarne le varie amministrazioni si sono impegnate a fornire tutte le informazioni utili all’individuazione dei diversi indirizzi. Cosa che, invece, stavolta non è avvenuta, perche non siamo stati degnati di nessuna interpellanza da parte di chi doveva. Dispiace – si rammarica il sindaco – che un’azienda così importante come “Poste” si renda responsabile di tali disorganizzazioni », motivo per cui, l’epilogo: «dopo avere seguito i vari passaggi previsti senza avere risposte concrete, mi trovo costretto a denunciare sulla stampa un disservizio che sta diventando un vero e proprio grave problema».
Nella speranza che, a questo punto, dei provvedimenti, finalmente, si prendano.
