Ancora un’ordinanza, a soli due giorni di distanza dall’ultima, per quanto riguarda l’imbarazzante vicenda della potabilità dell’acqua nel comune di Drapia.
Se fino a ieri (anzi, a stamane) l’acqua non era buona neppure per lo sciacquone ed era stata chiusa addirittura la mensa scolastica, oggi arriva l’ennesimo dietrofront: l’ordinanza viene revocata parzialmente per cui l’acqua risulta di nuovo potabile tranne nei locali della scuola media di Sant’Angelo e presso la sede municipale.
Non trovo le parole per commentare il modo in cui Porcelli e company stanno gestendo questa vicenda.
Riepilogando, negli ultimi due anni:
l’acqua è buona, dopo alcuni mesi non è potabile, poi è di nuovo buona, poi no, poi di nuovo bevibile, poi ancora no e – addirittura – chiudono la mensa. Infine, finalmente, è buona, eccetto alle scuole medie e al municipio.
Questo è successo fino ad oggi pomeriggio alle 15.
Il mio consiglio è di riempire i fiaschi, le bottiglie e tutti i contenitori che abbiamo in casa perché, visto come vanno le cose, forse domani l’acqua sarà di nuovo non potabile.
A parte gli scherzi e le battute che la situazione tragicomica suggerisce:
ditemi dove è la logica in tutto ciò;
ditemi se in tutto questo c’è un barlume di chiarezza.
Io l’acqua del rubinetto è da due anni che non la bevo e continuerò a non berla. Il fatto che il problema si riproponga periodicamente mi induce a ritenere che la questione ogni volta sia affrontata dall’amministrazione del fare con superficialità, adoperando palliativi, e non misure decise e risolutive.
Credo che quantomeno i dubbi e le perplessità siano legittimi e comprensibili.
Pensate che, con tutti i problemi che abbiamo, tra cui questa drammatica situazione di incertezza attorno alla potabilità dell’acqua, bene supremo e prezioso fonte di vita, i nostri (irresponsabili) amministratori negli ultimi tempi hanno speso cifre considerevoli di fondi comunali, quindi di risorse indirizzabili su qualsiasi cosa, per pavimentare, tra le altre cose, la piazza di Brattirò!
Vergogna, vergogna, infinita vergogna.
MarioVallone
Perdonate la mia ignoranza, ma l’acqua risulta non potabile nella Sede del Comune e nelle abitazioni di Drapia si? non capisco.
Secondo la fonte ufficiale ieri risultava ovunque non potabile, mentre oggi non è potabile solo alla scuola media di Sant’Angelo e al palazzo municipale. Domani non sappiamo. Vedremo se ci regaleranno un’altra perla…MarioV
Molto probabile 🙂 Grazie.
…un’ordinanza di divieto entro i prossimi 3 giorni la SNAI la quota a 3.50, mentre la quota cala sensibilmente per i prossimi 15 giorni: 2.1. Un’ordinanza entro trenta giorni, invece, viene quotata a 1.30. Che il sindaco faccia chiarezza viene pagato a 100…praticamente, tanto per fare un esempio, è più probabile che quest’anno il Chievo vinca il campionato…MarioV
Mario,
che tu sappia, presso la sede comunale l’acqua non può’ essere utilizzata in entrambi i bagni, oppure, in uno si e l’altro no?
Ed infatti, pare che l’operatore abbia prelevato l’acqua solo nel bagno posto al piano terra, quindi sarebbe stato giusto vietarne l’uso solo presso quest’ultimo bagno.
Saluti.
Pino Rombola’
…io invece ho saputo che l’acqua è stata prelevata al primo piano. Bisogna chiarire questa cosa; non vorrei che qualcuno si sbagliasse e utilizzasse l’acqua del bagno sbagliato. Magari, già che ci siamo, possono fare una sorta di ordinanza interna valida solo per il palazzo municipale…ormai, ordinanza più ordinanza meno che cambia?
MarioV
Ritengo doveroso intervenire sul blog per chiarire le ultime convulse fasi della vicenda “Ordinanza di revoca”.
Al sottoscritto, che nelle vesti di impiegato comunale, si occupava della pubblicazione delle ordinanze, sono giunte, in momenti diversi, due Ordinanze, nella la prima si riportava:
………….…. la non potabilità dell’acqua distribuita dal pubblico acquedotto, fatta eccezione per i locali della Scuola Media di Sant’Angelo e della sede municipale.
Nella seconda, giunta successivamente era riportato:
………………la non potabilità dell’acqua distribuita dal pubblico acquedotto, fatta eccezione per la Località S.Angelo e per Drapia capoluogo.
Al momento della pubblicazione ho erroneamente pubblicato il primo documento e non il secondo, che chiaramente era quello definitivo.
Per cui se errore vi è stato, questo è da imputare unicamente al sottoscritto in quanto incaricato delle pubblicazioni.
Tanto dovevo.
Antonio Rombolà
A mio parere l’amministrazione comunale dovrebbe prestare maggiore attenzione prima di emettere un’ordinanza del genere.
Speriamo che questa vicenda sia servita di lezione per le ordinanze future.