Al danno dei rincari, dunque, sia aggiunge la beffa verso chi ha pagato a vuoto l’abbonamento. «La situazione ha dell’inverosimile – spiega Papillo – poiché non esiste una comunicazione ufficiale della ditta in ordine al perché di questo fastidioso disservizio, e le poche e frammentarie informazioni di cui disponiamo ci sono state fornite dai tanti genitori che si sono rivolti a noi».
In pratica, secondo ciò che ha appurato vagamente qualche genitore, riferendolo al sindaco, sembrerebbe che gli autisti siano in sciopero per non si sa quale precisa ragione – cattivo stato degli autobus e delle strade, forse- senza che, da parte dell’azienda di trasporti, vi sia stato qualcuno che abbia avvisato l’amministrazione di questo. «Non solo – prosegue il primo cittadino – ma sto provando a chiamare da diversi giorni al numero che è stato fornito a qualcuno dei genitori e nessuno si degna di rispondere. Ora, qualsiasi sia la pur valida ragione che vi possa essere alla base della protesta degli autisti, ritengo non sia accettabile che venga interrotto barbaramente un servizio di trasporto pubblico senza che si avvisino le autorità comunali interessate».
Le vibranti proteste che sono, così, giunte all’indirizzo del sindaco, lo hanno indotto a rivolgersi al prefetto Giovanni Bruno, cui ieri ha inviato un fax informandolo della questione e di tutti i disagi che essa causa ai suoi concittadini – non solo studenti, ma anche chi deve raggiungere il posto di lavoro o le postazioni sanitarie vitali – ed invitandolo ad intervenire con la sua autorità sul problema. «Spero che oggi – conclude Papillo – il problema si sia risolto», avvisando, però, che «anche se così dovesse essere andrò in fondo alla questione e mi recherò ugualmente dal prefetto, cui ho chiesto un incontro, perché una cosa così grave ed inaudita non può passare come se nulla fosse accaduto»
Commenti
comments