“Donne Libere” a Tropea

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Beatrice Lento
Beatrice Lento

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale Della Donna, l’Istituto scolastico di Tropea darà vita alla prima edizione del Premio Donne Libere.

“Il riconoscimento” dichiara la dirigente Beatrice Lento ” vuole proporre all’attenzione della comunità figure femminili libere dai condizionamenti repressivi che la cultura maschilista esercita, ancora oggi, attraverso i processi  di socializzazione. Donne libere, nonostante tutto, che riescono a realizzare a pieno il loro essere  raggiungendo alti traguardi sociali  che promuovono il benessere collettivo. Il nostro Istituto è orgoglioso di poter avviare il premio, che si svilupperà anche negli anni a venire, con una straordinaria donna, scienziata e anche calabrese: Amalia Bruni.”

La dott.ssa Bruni è nativa di Girifalco ed è uno dei neurologi più affermati e autorevoli a livello mondiale. Particolarmente importanti i suoi studi sulle forme ereditarie di Alzheimer che l’hanno condotta a scoprire il gene che ne causa la trasmissione. Tale brillante scoperta ha consentito l’istituzione, nel 1996, a Lamezia Terme, del Centro Regionale di Neurogenetica di cui è responsabile.

La  scienziata ha anche collaborato alla ricerca che l’ha portata ad individuare una proteina delle membrane neuronali, battezzata “Nicastrina” in onore delle famiglie calabresi che hanno collaborato all’indagine.

Nel 2010 si è conclusa un’importantissima indagine mondiale che, con il contributo sostanziale della Bruni, ha realizzato l’individuazione di tutte le famiglie Alzheimer calabresi ed ha desunto l’origine calabrese della patologia e la sua successiva  diffusione sul pianeta.

L’attività di ricerca di Amalia Bruni, che ha stabilito numerose collaborazioni con  Rita Levi Montalcini, è contenuta in oltre 200 pubblicazioni.

L’Istituto tropeano celebrerà l’evento il quattro marzo, con qualche giorno d’anticipo rispetto all’otto, per  sintonizzarsi con i numerosissimi impegni della scienziata calabrese che non le hanno impedito di accettare l’invito della Lento né di esprimere profonda considerazione per il mondo della scuola

“Voi insegnanti” dice la Bruni “avete realmente  una responsabilità straordinaria nella costruzione dell’essere umano… le bellissime esperienze formative che realizzate speriamo possano incidere sulla crescita di una generazione che ha molto bisogno di imparare ad aiutarsi  e a crescere”.

Grande il fermento tra gli studenti e il personale della scuola che si preparano all’incontro per godere a pieno i frutti della testimonianza di una donna di cosi grande  levatura.

“E’ dallo scorso anno che cerchiamo di avere tra noi  Amalia  Bruni – ha spiegato la Lento-  tra poco quello che sembrava  un sogno si concretizzerà. Siamo felici di avviare con Lei,  scienziata calabrese,  il nostro Premio Donne libere  perché cosi diventa più facile veicolare il messaggio di una femminilità emancipata dai pregiudizi anche nella nostra terra. Quando ho chiesto alla Bruni qual è il segreto del suo successo mi ha risposto: Penso di avere una buona testa dura calabra, come tante di noi che devono fare il doppio  o anche il triplo o quadruplo per poter costruire , anzi costruirsi…”

La consegna del Premio Donne Libere 2014 ad Amalia Bruni avrà luogo nel Museo Diocesano, nella mattina del quattro marzo.

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