I cantieri sono stati aperti, uno dopo l’altro, a inizio autunno e da allora più si va avanti, più se ne aprono senza completare quelli già esistenti.
I disagi che questa situazione sta provocando sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, a maggior ragione ora che la provinciale 17 è in buona parte chiusa ed il traffico verso Tropea è perlopiù assorbito dalla strada Brattirò-Ciaramiti; ques’ultima era già in condizioni pietose prima dell’ondata di maltempo, ora, essendoci da più di un mese un lungo cantiere (penso della rete fognaria) anche qui, è in uno stato ancora più penoso e pericoloso.
Tra i cantieri più problematici vi è poi quello lungo la strada Brattirò – San Rocco: è stato aperto 4 mesi e mezzo fa ed è stato lasciato in uno stato imbarazzante (CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO).
Questi cantieri, ai quali se ne aggiungo altri riferiti allo stesso progetto, hanno reso il territorio comunale un colabrodo.
Che dire. Non ci sono parole.
Ma che modo è di fare le cose?!
Se io devo rifare i bagni di casa mia li sistemo uno alla volta. Inizio da uno e, nel frattempo, uso l’altro. Poi, una volta sistemato il primo, passo al secondo ed uso quello dove ho già completato i lavori. Chi di voi, cari lettori, se deve rifare i bagni di casa sua inizia i lavori in tutti e tre contemporaneamente lasciandoli incompleti per mesi e mesi? Questo non ha logica. Rientra a pieno titolo nelle baggianate del duo Porcelli-Carlino.
In molti qui a Drapia e frazioni si chiedono, appunto: perché hanno aperto 50 cantieri contemporaneamente senza terminarne uno e continuano ad aprirne? Non aveva più senso aprirne uno e terminarlo prima di aprirne un altro, o comunque aprirne un paio e non 50 lunghissimi contemporaneamente senza completarli?
Sicuramente questo modo di agire è una vergogna ed è ancora più vergognoso non parlarne.
Tutti noi cittadini dovremmo indignarci. Bisogna riacquistare la capacità di indignarci; pretendere che i nostri soldi vengano spesi in modo trasparente ed efficace, riducendo gli eventuali disagi dei cantieri al minimo, non aumentarli al massimo come fanno qui a Drapia. E se i lavori creano disagi, che gli amministratori imparino l’educazione almeno chiedendo scusa anziché fare gli spocchiosi e mettere in giro voci diffamanti e assurde come successo nel caso dell’interminabile lavoro per la piazza di Brattirò (a proposito, cari Porcelli-Carlino, non ci avete ancora spiegato perché per la piazza avete fatto due bandi anziché uno e perché tra il primo ed il secondo bando avete cambiato strategia contraddicendo voi stessi! Non pensate di farla franca: prima o poi a questa domanda dovete dare una risposta, altrimenti siamo costretti a pensar male. Ricordatevi che alle domande non risponde solo chi ha qualcosa da nascondere o da temere!).
Insomma, cari concittadini, chiedete spiegazioni ai nostri amministratori. Pretendete chiarezza. Esigete rispetto. Altrimenti le cose non cambieranno mai e gente come Porcelli, Carlino e company continuerà -imperterrita- ad agire in modo poco trasparente, continuerà a perpetrare schifezze e porcherie a vantaggio di pochi anziché della collettività.
Mario Vallone
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