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“Niente di nuovo sul fronte…pargheliese!!”

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Andrea Locane
Andrea Locane

Niente di nuovo sul fronte…pargheliese!!!

Mi è sembrato opportuno parafrasare il titolo di un famoso romanzo di Erich Maria Remarque per descrivere, in estrema sintesi, il fatto che sul fronte meridionale, ovvero sulla scena politica di Parghelia, non c’è niente di nuovo, di politicamente rilevante: tutto è come fermo e cristallizzato (a parte l’istituzione della tassa di soggiorno da applicare ai turisti le cui presenze diminuiscono anno dopo anno, forse a causa della stato non proprio soddisfacente dell’ambiente in generale e dei prezzi un po’ alti). Comunque, non esiste alcun elemento di novità e discontinuità col passato, ma continua la vecchia e grigia politica di routine, che ha da sempre caratterizzato l’attività amministrativa del Comune.

Non proverò neppure a scrutare quello che potrà succedere nei prossimi mesi e quindi non mi azzarderò a fare previsioni, essendo questo un compito difficile e delicato. La verità è che si è fatto poco o niente e quel poco fra contraddizioni e fraintendimenti, fra frammentazioni e decisioni di parte delle forze politiche in campo. In effetti, nell’anno che è passato, non si sono notati forti segnali di cambiamento e di rinnovamento della politica, anche se c’è da rimarcare un…miracolo, cioè una presa di coscienza collettiva sul fatto che la salute è un bene comune da tutelare e difendere ad oltranza e che, appunto per questo, diventava urgente bonificare – cosa che è stata fatta anche se in parte – le ex case popolari dalle lastre di eternit.

C’è, poi, da sottolineare che le numerose iniziative organizzate dall’assessorato alla cultura, sempre strombazzate e accompagnate da un diluvio di comunicati sulla stampa locale, anche online, non presentano nulla di politicamente rilevante, consistendo questa “kermesse festaiola” in una serie di eventi, che rientrano nella normalità di un paese che nutre la speranza di diventare un centro turistico di livello superiore e, pertanto, diventa necessario rendere interessanti e piacevoli le serate estive di chi ha scelto Parghelia per le sue vacanze.

Si tratta, in ogni caso di eventi che sono normali in una stazione turistica, che aspira a diventare una delle più importanti della “costa degli dei”. Il rovescio della medaglia è, però, che i cittadini pargheliesi dimenticano i veri e reali problemi della loro comunità – ambiente, sicurezza, servizi, pulizia del mare e del paese – che, al momento risultano come “imballati” e “incartati” a tempo indeterminato.

In effetti, la “campagna d’estate” dell’assessorato alla cultura, messa in atto con l’uso delle solite “armi di distrazione di massa”, che ancora una volta hanno colto il bersaglio, non ha neppure sfiorato i temi della politica, quelli veri e concreti, che continuano ad essere assenti dal discorso e dal dibattito pubblico (se mai ce ne sia stato uno).

Sono convinto, a questo punto, che non solo i cittadini, ma anche i politici, mandati al Comune per “governare”, siano dell’idea che i temi della legalità, dell’ambiente della salute pubblica e della sicurezza non hanno niente di concreto e che, trattandosi di questioni “ideologiche”  e “culturali”, siano trascurabili, non prioritari e, quindi, rinviabili ad perpetuum, al contrario delle “feste d’estate”, che fanno apparire il Comune più come un “organizzatore di eventi” che un soggetto politico primario, che ha il compito istituzionale di curare gli interessi collettivi.

Mi si potrebbe, a questo punto, chiedere: “ma tu perché ritorni a tanta noia (Dante – Inferno, I, 76). Perché, stando così le cose, sono dell’avviso che è quasi obbligatorio e doveroso tentare di riportare d’attualità, scrivendone senza stancarsi e in continuazione, i temi e le questioni legati all’ambiente, alla legalità, alla salute pubblica. Problemi complessi, difficili e gravi, la cui soluzione non sopporta oramai nuovi rinvii.

E, siccome ripetere le cose fa bene, è utile e giova, ritengo di dover ribadire che le pubbliche istituzioni non possono sottrarsi al proprio ruolo, alle proprie responsabilità e al dovere di salvaguardare e tutelare i già citati “beni comuni”, che, come tali, appartengono a tutti e devono essere”[…] governati anche nell’interesse delle generazioni che verranno” (Stefano Rodotà). E’ utile far notare, in proposito, che neppure i cittadini possono estraniarsi dai problemi collettivi, che emergono nella società di cui sono parte essenziale, perché, cosi facendo, rinunciano al diritto/dovere di partecipazione alla vita politica, nella dimensione che si declina in proposte e nel controllo dell’azione amministrativa del governo comunale.

“Passa un giorno, passa un altro…” e i problemi, che l’anno vecchio ha consegnato al nuovo, sono sempre lì, sul tavolo delle intenzioni, e sono tanti, complessi, difficili, di fondamentale importanza sociale e dimenticati

Il mio augurio a Parghelia, fatto con molto ritardo, per il nuovo anno che è cominciato da un po’, è che all’orizzonte quantomeno si intravedano prospettive di tempi nuovi e che sia presente sempre la speranza che i cambiamenti e le svolte radicali siano possibili e accadano: ed inoltre che la classe politica acquisti finalmente la consapevolezza di avere il compito e il dovere di garantire che questa speranza non muoia nella vita della comunità pargheliese. Perché senza speranza non vi è visione del futuro voglia di vivere. Una speranza, però, che non sia lo “stellone” o la fiducia mistica che le svolte e i cambiamenti possano accadere “naturalmente” e senza un impegno responsabile di tutti. Speranza è esattamente il contrario: è la convinzione, giustificata dai fatti, che il futuro possa essere migliore.

                                                                                                                                         Andrea Locane

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