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Drapia e Polia: identico problema, atteggiamento opposto

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Il presidente dell’associazione Drapia in Europa, Rodolfo Mamone

ABBIAMO RICEVUTO IL SEGUENTE COMMENTO ALL’ARTICOLO PUBBLICATO IERI INTITOLATO “UN TRISTE ANNIVERSARIO PER Polia

“A Polia, gli amministratori locali sollecitano interrogazioni in Consiglio Regionale e in Parlamento, protestano e lanciano (vani) appelli all’inetta classe politica regionale, anche pubblicamente attraverso i mezzi d’informazione; in breve, si schierano – doverosamente – a fianco di cittadini e comitati contro la sorda indifferenza del potere. Si dicono, infine, privi di ogni certezza circa l’effettiva disponibilità delle risorse stanziate e i tempi di realizzazione degli interventi necessari.

A Drapia, identico problema, atteggiamento opposto: gli amministratori locali scodinzolano all’indirizzo degli on. li incapaci (giudizio politico) che oltre tre anni fa hanno annunciato, non senza compiacimento, la concessione un finanziamento di 700 mila euro destinato a mettere in sicurezza i versanti della S.P. 18 nei pressi del ponte sul torrente Burmaria, unica via d’accesso al paese (strada ufficialmente chiusa ad ogni tipo di transito dal 5 gennaio 2011), e ringhiano contro i cittadini che chiedono conto e ragione dell’eccessivo ritardo nella messa in atto delle indispensabili misure a tutela della pubblica incolumità; affermano e sacramentano, con un’arroganza del tutto fuori luogo (considerati i tempi biblici già trascorsi, per giunta in una situazione di emergenza, dei quali non sono in grado di fornire spiegazione alcuna), che “il finanziamento è certissimo!”.

Considerata l’identità di contesto nel quale si inquadrano entrambi i finanziamenti (accordo di programma MATTM – Regione Calabria, sottoscritto in Roma il 25/11/2010, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico), un dubbio si fa strada: vittimisti gli amministratori di Polia o “venduti” al potere regionale quelli di Drapia?

Comunque – quale che sia la risposta al quesito – non c’è alcuna fretta: il CIPE ha prorogato al 31/12/2014 la scadenza del termine per l’impegno delle risorse mediante l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte delle amministrazioni destinatarie; i versanti collinari che minacciano di collassare sulle sedi stradali ne terranno sicuramente conto!”

Associazione “Drapia in Europa”

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