Venerdì scorso abbiamo fatto il punto per quanto riguarda la provinciale 17 nel tratto tra Brattirò e Tropea.
Oggi parliamo della provinciale 20, la strada che collega Brattirò, Ciaramiti e Santa Domenica, via di comunicazione anch’essa di fondamentale importanza per il circondario.
Pensate che questa strada di cui vi stiamo per dire, siccome collega il comune di Drapia alle spiagge di Capo Vaticano, è indispensabile per lo sviluppo turistico dell’entroterra.
Pensate che, al momento e chissà per quanto tempo (anni?) ancora, è la strada più “agevole” (si fa per dire) per raggiungere Tropea da Caria e da Brattirò (la prov. 17, infatti -lo ribadiamo- è quasi interamente chiusa per cui a Tropea dal lato Sant’Angelo si può andare solo percorrendo la cosiddetta “strada dei villaggi” e, successivamente, la “strada dell’Olivara”, cioè due strade quasi di campagna).
Le immagini che vedete in basso sono state scattate attorno a mezzogiorno.
Nei pressi di Santa Domenica, nella strada in salita (scusate, volevo dire la mulattiera) che collega questo paese al bivio per Tropea e per Ciaramiti-Brattirò vi è ancora una frana che ricopre metà carreggiata.
Salendo da qui, imboccando la direzione Ciaramiti-Brattirò, si incontrano buche e voragini ovunque.
Il bivio di Ciaramiti è stato in parte riaperto al traffico. L’enorme quantità di fango è stata rimossa dalle corsie ma parte di essa si trova ancora sull’asfalto nella continuazione della provinciale direzione Biluscia -CapoVaticano (se seguite la sequenza delle immagini in basso riuscite a capire molto facilmente quello che sto scrivendo). Il fango venuto giù ha lasciato una specie di “canyon” che fa impressione. Probabilmente se avessero preso dei provvedimenti subito dopo la prima frana non si sarebbe arrivati a ciò (CLICCA QUI PER LEGGERE UN NOSTRO PRECEDENTE POST). Sarebbe bastato, a nostro parere, oltre che rimuovere la frana, incanalare diversamente l’acqua che tendeva a crearsi un corridoio nel medesimo punto. Invece per poco meno di un mese non è stato fatto niente, tutto è rimasto come il giorno in cui è scivolato giù il terreno la prima volta.
Proseguendo verso Brattirò le insidie sono dappertutto, insidie che si moltiplicano a causa del cantiere aperto circa un mese fa nel tratto tra l’inizio della pineta e località Manna. A proposito, questo breve tratto prima che iniziassero i lavori era l’unico quasi decente, giustamente i lavori li andate a fare proprio in questa sezione!
Ed andando ancora più su la situazione non migliora, anzi: all’entrata di Brattirò vi è l’ormai atavico e drammatico “pericolo pini”, segnalato più volte (invano) dal nostro blog agli amministratori (CLICCA QUI PER LEGGERE UNO NOSTRO PRECEDENTE POST).
Giunti a Brattirò, i due km circa che collegano questo paese al bivio di San Rocco sono da ormai 4 mesi in condizioni pietose (si, avete capito bene…4 mesi fa è stato aperto il cantiere ed è stato lasciato così!). Di questo problema ho già avuto modo di scrivere (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST).
Che dire. Non ci sono parole.
Mai stati in una situazione di degrado e di abbandono come lo siamo ora.
MarioVallone
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