Ha piovuto per quasi tutto il giorno nel circondario di Tropea-Capo Vaticano e continua a piovere; l’emergenza non può dirsi ancora superata.
Le scuole a Drapia sono rimaste chiuse e lo saranno anche domani.
I ragazzi delle superiori hanno avuto enormi difficoltà per recarsi a Tropea (i bus per raggiungere la cittadina tirrenica avrebbero dovuto fare un giro assurdo!).
Gli smottamenti di piccola entità ormai non si contano più: praticamente ovunque vi sono cumuli di terreno sull’asfalto.
Tuttavia i torrenti, che rappresentano un pericolo soprattutto per la Marina di Tropea, non dovrebbero destare particolare apprensione.
La frana più preoccupante, a quanto pare, è quella tra il bivio di San Rocco e il bivio per Gasponi-Drapia.
Il terreno sull’asfalto è stato rimosso, tuttavia la strada rimane chiusa e non si sa ancora per quanto tempo (un’altra frana è caduta nel tratto tra Tropea e il bivio per Gasponi-Drapia). L’impressione è che la chiusura si protrarrà a lungo poiché è venuto giù il terreno sotto l’asfalto. In pratica, in un punto manca il riempimento della strada, quindi è estremamente pericoloso passarvi sopra. Per ripristinarla, a mio parere, bisognerebbe riempire questo vuoto e consolidarlo. Considerando che la Provincia, che ha competenza sul tragitto, è come se non esistesse ed è in dissesto finanziario, considerando l’inconcludenza dimostrata più volte in casi simili dal Comune e dalla Regione, il dubbio che la strada possa riaprire a breve sono più che legittimi.
Non minore preoccupazione desta il bivio di Ciaramiti. Sembra che stasera si sia provveduto ad aprire un varco tra il fango, quindi la strada dovrebbe essere percorribile, almeno in caso di emergenza, ma la criticità è tutt’altro che risolta. Noi di Vibonesiamo avevamo segnalato il problema (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST). Nessuno è intervenuto. Bisognava rimuovere il fango scivolato sulla carreggiata a inizio gennaio e fare in modo che l’acqua in futuro non si incanalasse nello stesso punto; invece non è stato fatto nulla. L’amministrazione provinciale, come spesso accade da tempo, se ne è stata con le mani in mano.
Solo il sindaco di Ricadi Pino Giuliano aveva sollecitato la Provincia.
Vorrei, in tal senso, fare una mia considerazione.
Giuliano aveva-giustamente- alzato la voce: il problema si era verificato nel territorio di sua competenza per cui spettava anzitutto a lui amplificare la protesta. Ma spettava solo a lui? Secondo me in questo caso si è verificato nuovamente ciò che è accaduto negli ultimi tempi con il problema Formicoli, la spiaggia che sta scomparendo inghiottita dal mare. Formicoli rientra nel territorio ricadese, il problema è del sindaco di Ricadi. Questa l’assurda logica illogica che avrà spinto gli amministratori confinanti (ogni riferimento a Drapia non è casuale) a non interessarsi della questione (gli amministratori drapiesi avevano disertato le riunioni pubbliche organizzate per discutere e affrontare il problema Formicoli). E lo stesso è avvenuto in questo caso. La frana si è verificata nel territorio ricadese, il problema è di Ricadi. Questo avranno pensato a Drapia, altrimenti avrebbero appoggiato le proteste. Poco importa se la strada di Ciaramiti è la via più breve per raggiungere l’ospedale più vicino e quella più utilizzata per andare a Tropea e a Capo Vaticano. Allo stesso modo, se ne sono infischiati del fatto che Formicoli fosse la spiaggia più cara ai brattiroesi e ai cariesi e del fatto che è la spiaggia che potrebbe portare sviluppo a questi due paesi.
Porcelli e company sono sempre attenti a (non) protestare con gli enti di livello superiore, a non alzare la voce. Forse perché temono di inimicarsi qualcuno, forse perché mancano di coraggio.
Badate bene, non sto dicendo che gli amministratori di Drapia abbiano la colpa di quanto accaduto. Nonostante le ricorrenti deliranti affermazioni di onnipotenza porcelliane, non credo che egli possa (almeno per ora) decidere se far cadere giù la pioggia. Tuttavia, ritengo che alcuni “ragionamenti” vadano messi da parte per il bene di tutti. Non si può pensare che un problema sia di Ricadi solo perché si verifica nel territorio di Ricadi. Formicoli e le frane sulle strade, nonostante si verifichino nel territorio di Ricadi, sono anche (io dico soprattutto) un problema di Drapia e frazioni.
Quindi, secondo me bisogna cambiare atteggiamento, essere un tantino più aperti e ragionevoli; collaborare nell’affrontare i problemi. Non vi pare?
MarioVallone
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