Da alcuni giorni campeggia su una fontana pubblica della frazione Santa Domenica un avviso di divieto di utilizzo dell’acqua in quanto non idonea al consumo umano. L’avviso, a firma dell’ufficio tecnico comunale, risulta corredato da una nota dell’Azienda Sanitaria Provinciale che attesta che l’acqua erogata dalla fontana sita nella piazza Monumento non risulta potabile. Un fatto non più episodico per Ricadi che quasi sta rientrando nella quotidianità in considerazione che non è la prima volta che si verificano situazioni di questo genere.
Una situazione che però non convince il consigliere di minoranza Franco Saragò il quale ha presentato un’interrogazione al Sindaco inviata, per conoscenza, anche al Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, al Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica, all’Arpacal ed al Prefetto.
Nell’interrogazione Saragò mette in evidenza che, per quanto a conoscenza, non esistono nella frazione Santa Domenica condotte idriche separate che suddividono le utenze domestiche dalle fontane pubbliche nè tantomeno, parimenti, vi sono serbatoi o fonti di adduzione diversamente utilizzati a seconda del tipo di fornitura, pertanto apparirebbe evidente che l’acqua erogata dalla fontana pubblica oggetto di divieto sia la stessa che sgorga dalle fontane delle abitazioni, cucine comprese. Un fatto preoccupante, se confermato, che potrebbe essere causa di grave nocumento per la popolazione anche in considerazione che, ad oggi, non esiste alcuna ordinanza che vieti l’utilizzo dell’acqua fornita alle abitazioni per scopo alimentare.
In particolare il consigliere Saragò chiede al Sindaco di informarlo circa la causa che ha determinato la mancata potabilità dell’acqua, se corrisponde al vero che l’acqua erogata dalla fontana di cui sopra è la medesima utilizzata nelle abitazioni della frazione Santa Domenica o si tratta di acqua proveniente da fonti diverse e distribuita da condotte separate e in tal caso chiede di essere informato dettagliatamente circa la sorgente di alimentazione e se la stessa acqua viene distribuita e/o utilizzata in altri luoghi. Nel caso in cui l’acqua che alimenta la fontana pubblica fosse proveniente dalla stessa fonte o fosse distribuita dalla medesima condotta utilizzata per le abitazioni o per altri fruitori, quali motivi hanno impedito di emettere un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per il consumo umano estesa a tutte le utenze interessate e se non ritiene ciò di grave nocumento alla salute pubblica.
A conclusione dell’interrogazione, Saragò, in considerazione che non è la prima volta che si registra la mancata potabilità delle acque erogate dalla suddetta fonte e da altre fontane comunali, chiede al Sindaco quali interventi concreti ha posto in essere per rimuovere definitivamente le cause che hanno determinato, in passato, e che continuano a determinare oggi, la condizione di mancata potabilità.
Non vuole ingenerare allarmismi tra la popolazione il consigliere Saragò, ma ritiene fondamentale che si faccia chiarezza su un bene primario la cui salubrità deve essere garantita a tutti i cittadini senza dubbi alcuni.
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