L’opinione di MarioVallone

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Mario Vallone
Mario Vallone

Giorni addietro l’amministrazione comunale di Drapia ha organizzato un incontro con la cittadinanza, incontro che, a quanto pare, non è stato particolarmente interessante e neppure partecipato.

A detta di quei pochi che vi hanno preso parte, non è stato neppure soddisfacente sotto diversi profili.

Personalmente, le ragioni che mi hanno indotto a non andarci e a non seguirlo sono state tante.

Ne elenco alcune per poi giungere a una conclusione.

Mi chiedo, in tal senso: l’amministrazione non ha fatto gli incontri quando li doveva fare, perché li fa ora? Forse perché si avvicinano le elezioni e vuole (cercare di) mostrarsi bella?

Gli incontri pubblici andavano anzitutto fatti per la redazione del PSC, ma gli amministratori hanno preferito non farli. Perché? Forse perché il PSC si “compila” in qualche pagghialora?

Gli incontri pubblici andavano fatti anche e soprattutto (cito solo un altro esempio) quando c’erano soldi da spendere, quindi a fine 2011, quando l’amministrazione si apprestava a utilizzare centinaia di migliaia di euro, non ora che non vi è un euro in cassa. Ma due anni fa, anziché ascoltare i suggerimenti della gente, anziché capire quali fossero le reali esigenze della collettività, si è preferito un’altra via, probabilmente le solite pagghialore, isolando addirittura il primo degli eletti, colui che avrebbe dovuto avere più voce perché gli elettori gli avevano dato più forza.

Se avessero ascoltato allora la cittadinanza magari avrebbe proposto l’istituzione del servizio navetta (faccio solo un esempio) ma questo non sarebbe andato giù alla pagghialora in quanto le risorse non se le sarebbe pappate.

Quindi, riepilogando, quando ci sono i soldi e gli interessi forti, viene prima la pagghialora, poi la cittadinanza. Viceversa, quando i soldi non ci sono e le decisioni importanti sono state già prese (altrove), si può ascoltare la cittadinanza.

Questo, per me, è un insulto all’intelligenza delle persone e una presa per i fondelli, non un’apertura alla partecipazione.

Aggiungo dell’altro.

Al termine del banchetto, quando le abbuffate sono state fatte, mentre i soliti digeriscono l’abbondante pasto, si fa l’incontro pubblico e, oltre alla popolazione, vengono convocati  “gli operatori della carta stampata”.

Già. Proprio così. Negli annunci dell’incontro hanno scritto proprio l’ultima frase che ho virgolettato. All’inizio, leggendola, ho pensato che avessero invitato le tipografie. Poi, riflettendoci, ho realizzato, cercando di entrare nella loro testa: l’invito era rivolto solo ai quotidiani cartacei  (sembra, inoltre, solo ad alcuni giornalisti, come se  si potessero scegliere a proprio piacimento).

Insomma, neppure stavolta hanno invitato il nostro portale. Non ci riconoscono come operatori nell’ambito della comunicazione? Ci può stare. Noi non siamo una testata. Ci basta essere riconosciuti dall’art 21 della Costituzione e dai nostri 5 mila lettori più che da Porcelli. Ma, se si opta per i giornalisti e le testate ufficiali, perché – per l’ennesima volta- l’invito non viene inoltrato anche al sottoscritto? Risposta facile: io la penso diversamente da loro, quindi non vado bene…l’invito si fa solo a quelli che piacciono a loro, a quelli che, magari, non essendo addentrati nelle vicende drapiesi, non riescono a porre questioni scomode come, ad esempio, la ragione per cui per la piazza di Brattirò e per altri lavori pubblici si è scelto di fare due bandi anziché uno, domanda alla quale, prima o poi, Porcelli dovrà comunque rispondere.

Ma, a parte ciò, a parte questa “diatriba” che appartiene principalmente al rapporto tra me e l’amministrazione, tra il blog e l’amministrazione (oltre che all’ambito dell’educazione e del rispetto), alcuni si sono chiesti il perché della scarsa partecipazione all’incontro interpretandola come una disaffezione generalizzata alla politica ed alle problematiche del territorio.

Io non la penso così.

Anzitutto i giovani non sono andati all’incontro perché ormai non ci sono più. Sono emigrati alla ricerca di dignità e lavoro mentre Carlino e Porcelli, anziché fare qualcosa per lo sviluppo del territorio, fanno marciapiedi insensati (e costosissimi) pensando di aver fatto grandi opere (solo a Brattirò, negli ultimi mesi, sono andati via 5, 6 ragazzi!).

La parte rimanente della popolazione non è andata all’incontro secondo me  perché lo ha interpretato come una presa per i fondelli per i motivi che sopra ho esposto.

Basta leggere i commenti sul nostro sito e sui social network per capire che la gente ne ha abbastanza di giochetti e baggianate, di lavori inutili che giovano solo a chi li fa e a chi li progetta.

Questo per dire che, quanto alla partecipazione, oggigiorno, secondo me a Drapia e frazioni è molto più elevata di prima. E lo dimostra il numero di visite drapiesi del nostro blog. Persone che prima non leggevano mai il giornale e non sapevano neppure dove si trovasse il municipio ora si informano e sono consapevoli. Molti addirittura commentano i post e altri inviano segnalazioni. Per strada mi incontra di continuo gente che mi dice: “Ho letto il tuo intervento sul sito”; “Vi seguo”, etc. Gente che, in molti casi- ripeto- non aveva mai preso parte alla vita politica locale. E questo sito, pensate, è seguito anche dagli stessi amministratori che ci “ignorano”, dai loro accoliti che ci odiano e, addirittura, da quei pochissimi giovani che- mi sento triste solo a pensarlo- si schierano con questi amministratori e, di conseguenza, con i loro modi di distribuire incarichi e lavori.

La mancanza di partecipazione, quindi, è da riferire a chi dovrebbe sollecitarla e promuoverla, non alla popolazione.

La mancanza di partecipazione è di chi ha evitato per anni il confronto su questo blog, per poi attaccarci in modo vile in incontri pubblici e durante le sedute del civico consesso.

Dopo questi abominevoli attacchi e assurdi rifiuti al confronto avevo scritto che mai più avrei preso parte alle loro prese in giro, ai patetici e imbarazzanti  pavoneggiamenti del sindaco, alle sue “sparate”. E molti, considerando la scarsa partecipazione all’incontro di Porcelli, hanno “sposato” e condiviso questa linea.

Caro Porcelli, la partecipazione c’è.  Migliaia di persone leggono i nostri post, li commentano e partecipano.I tuoi incontri, invece, sono seguiti da pochissima gente.

Tu continui a ignorare Vibonesiamo e a mancarci di rispetto, ma noi esistiamo, eccome; siamo ogni giorno più forti, sempre più seguiti, mentre tu assisti, inesorabilmente, all’erosione del consenso.

MarioVallone

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