Vibonesiamo.it BLOG – Mario Vallone Editore

Una festa briaticese a Milano

Condividi il post:

L’Associazione Culturale “Briatico nel mondo” con sede a Milano, presieduta dal dottore Angelo Melluso, per domenica 15 dicembre 2013 organizza un grande evento culturale, una festa tutta Briaticese che porterà ad incontrarsi oltre duecento concittadini emigrati provenienti da ogni parte dell’Italia del nord ed anche dall’estero.

L’incontro si terrà presso la Corte dell’Antica Stazione della Posta alle porte di Milano, lungo il Naviglio Grande di Leonardo da Vinci. La convention di Corsico ospiterà, tra l’altro, un dibattito per la presentazione del libro “Briatico nella storia” di padre Maffeo Pretto, una mostra fotografica, la diffusione di video su Briatico proiettati nelle varie sale, una cerimonia di benvenuto con l’inaugurazione del nuovo anno di attività culturale, la presentazione ufficiale e l’illustrazione del calendario 2014  dal titolo “Il Novecento Briaticese”. Ad allietare la giornata uno spettacolo folkloristico con i musicanti e cantanti briaticesi Pippo Anile, Pino Melidoni e Silvano Russo.

La presentazione dei due volumi su Briatico vedrà la presenza, oltre che dell’autore, padre Maffeo Pretto, dell’editore Demetrio Guzzardi di Cosenza, del docente universitario briaticese Antonio Parbonetti e del giornalista Renato Caporale.

L’ospite d’onore di Briatico nel mondo di quest’anno, padre Maffeo Pretto, classe 1929,  nasce a Cologna Veneta in provincia di Verona, compie gli studi a Como e successivamente li completa a Roma presso l’Università Gregoriana. Si laurea prima in teologia e successivamente in filosofia. Nel 1954 viene ordinato prete nella congregazione scalabriniana, la congregazione di monsignor Giovanni Battista Scalabrini, vescovo e apostolo degli emigrati. Padre Maffeo inizia ad insegnare filosofia nei licei di Como e Piacenza, poi a Roma presso l’Istituto Universitario “Toniolo” per un periodo di formazione e di assistenza con gli universitari.

Nel 1979, con l’apertura in Calabria del Centro Studi Scalabrini per le Migrazioni Meridionali, diventa un vero e proprio ricercatore sul campo. Apre il centro studi con annessa biblioteca a Favelloni Piemonte di Cessaniti e poi a Briatico. Nello stesso periodo Padre Maffeo e i suoi confratelli curano le parrocchie di  Favelloni, San Leo, San Costantino e Conidoni. Nel  1981  entra Briatico e sei delle sue frazioni.

Padre Maffeo persegue un ambizioso progetto: l’unificazione di alcune parrocchie del comprensorio. Poi conoscendo bene il territorio e la gente del territorio comprende che questo è un progetto impossibile da realizzare. Sul territorio sono radicati usi e tradizioni che arrivano dal profondo della storia, alcune dal 1100 ed oltre. Il rispetto delle diversità, il microcosmo culturale, i “due lati che ogni paese ha” diverranno materia di studio, di ricerca, di conoscenza. Padre Maffeo Pretto, il missionario per i migranti, il prete veneto rosso rosso, diviene sin da subito Venetocalabro, poi successivamente acquisisce i caratteri di Calabroveneto.  Questo suo essere del nord e del sud nel contempo, questo incontro-scontro tra culture formerà un padre Maffeo antropologo culturale  di grande spessore. Sono gli anni in cui padre Maffeo gira per contrade e campagne, scrive di paesi che si guardano e non si parlano, organizza escursioni per grotte e luoghi remoti, diviene scopritore di luoghi e di persone, di storie e leggende. Studia in particolare il pregare genuino della gente, quello fuori dalle chiese,  dei poveri, dei pescatori, dei contadini, dei niente del tutto. Da queste profonde ricerche pubblicherà alcuni preziosi volumi, il primo sui rapporti amicali, dal titolo Cultura popolare calabrese e società amicale, nel 1985,  poi una preziosa ricerca sulla religiosità dal titolo “La pietà popolare in Calabria”, nel 1988 e nel 1993 altri due volumi su “Santi e Santità nella pietà popolare in Calabria”, nel 2005 Teologia della pietà popolare ed oggi “Briatico nella storia” la monumentale opera in due volumi in cofanetto, per Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi.

Franco Vallone

Commenti

comments

Exit mobile version