Alle primarie del PD di ieri, nella sezione di Drapia ha avuto la meglio la corrente Cuperlo, sostenuta dal sindaco e dal vicesindaco, con 119 voti contro 92.
Come leggere questo risultato?
Ognuno, naturalmente, trae le conclusioni che gli pare.
Secondo me, considerando alcuni aspetti che riferirò in basso, si è trattato di un esito non particolarmente confortante per gli amministratori drapiesi.
Il sindaco ed il vicesindaco (e gli altri “pajalorari”) si sono impegnati tanto ed hanno portato al seggio tutti i loro amici, parenti e amichetti.
Si sono spremuti al massimo; ma questo sforzo ha prodotto solo 119 voti.
Dall’altra parte un gruppetto di volenterosi si è dato da fare per raggranellare consensi, ma degli avversari politici degli attuali amministratori solo pochi sono andati a votare, probabilmente perché di un altro partito, e per tale motivo hanno dato all’evento solo un significato politico nazionale.
Una forte opposizione Carlino e Porcelli l’hanno quindi avuta nel loro partito, tant’è vero che le elezioni per i delegati provinciali settimane addietro le hanno perse.
Fino ad alcuni mesi fa sindaco e vice avevano totalmente in mano il PD locale per offrirlo al loro amatissimo, e ormai ex, protettore Brunello Censore. Se si fosse votato un anno, un anno e mezzo fa, il candidato da loro sostenuto avrebbe ottenuto una percentuale molto, molto più alta. Invece ora stentano anche nel loro orticello. Metà degli iscritti e simpatizzanti del loro stesso partito non sono con loro e dubito fortemente che li sosterranno se dovessero ricandidarsi alle comunali del 2014.
Insomma, per me questo voto ha decretato una cosa importante: i sostenitori dell’attuale amministrazione (che sono poi i familiari e i loro amichetti) sono 119, solo 119.
Il resto non gli va dietro, la pensa diversamente e ne ha abbastanza, di loro, del loro operato poco trasparente e dei loro modi poco democratici…
MarioVallone
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