La famiglia ed i cittadini sempre al centro dell’attenzione del Comune di Spilinga. E così dopo la prima azione a favore dei cittadini all’atto dell’istituzione dell’Imu, con l’approvazione di una tariffa 0,2%, al di sotto di quella ordinaria prevista dal Governo (allo 0,4%), facendo sì fin dall’inizio risultare il conto sulla prima casa pari a zero e mantenendo, tra l’altro, al minimo anche quella sulla seconda casa allo 0,76%, il Comune di Spilinga prosegue nel suo percorso virtuoso a favore della comunità.
L’amministrazione comunale, infatti, ha deciso di equiparare l’IMU per l’abitazione in comodato gratuito tra genitori e figli, al regime previsto per l’abitazione principale e, quindi, uguale a zero. Il provvedimento, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, accoglie in senso positivo l’opportunità (ma non l’obbligo) che il Governo ha restituito ai Comuni, nella gestione della tassazione sulle abitazione, con il decreto legge n.102 del 31 Agosto 2103.
Una delibera approvata tra i pochissimi Comuni, che concede una boccata di ossigeno a molti padri di famiglia sui quali, dopo aver costruito casa per i figli, o averla avuta in concessione dai propri genitori, ancora non economicamente autosufficienti per potersele anche intestare, avrebbero dovuto farsi carico anche delle imposte su queste abitazioni considerate “seconde case”.
In particolare, saranno escluse dal pagamento del balzello, quelle unità immobiliari concesse ai parenti in linea diretta, appunto come figli e genitori, cedute in comodato gratuito e utilizzate come abitazioni principali. L’abitazione in oggetto non deve essere classificata in categoria di lusso e nel caso in cui il contribuente abbia concesso in comodato a parenti di primo grado più abitazioni, l’equiparazione spetta per una sola unità immobiliare.
“È una scelta importante e impegnativa – sottolinea il sindaco Franco Barbalace – visto che il bilancio comunale e le previsione d’entrata dovranno subire delle modifiche, ma come amministrazione comunale, con una responsabile gestione, troveremo il modo di bilanciare i conti come abbiamo sempre fatto. Un dato che proprio per aver tenuto in questi anni un equilibrio di bilancio sano, ci permette di reinvestire le azioni positive sempre a favore dei cittadini, contro il balzello di imposte che negli ultimi anni i vari Governi nazionali stanno esigendo, obbligando i Comuni a fare da loro esattori. In questa minima discrezionalità che hanno lasciato ai Comuni, sulle scelte che incidono sulle stesse comunità locali, l’amministrazione comunale di Spilinga ha scelto dall’inizio di lasciare qualche risorsa in più a disposizione delle famiglie, in un contesto di crisi economica, considerando che i sacrifici di anni di lavoro dei genitori per dare una mano ai figli, non possono essere giudicati come un bene di ‘lusso”. Un’opportunità – conclude il sindaco Barbalace – ottenuta grazie ad un consiglio comunale attento, ad una giunta e all’assessore a Bilancio e Tributi, Fiamingo, che segue con attenzione i dati comunali e ai responsabili degli uffici finanziari e dei Tributi che si attivano con grande impegno”.
Un’azione che comunque non si limita al solo comodato, ma gli interventi di agevolazione concessi dal consiglio comunale riguardano anche altre categorie come l’ ex casa, nei confronti del coniuge assegnatario della stessa, a seguito di provvedimento di separazione; all’ unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero permanente, fino al caso più presente nell’ambito cittadino riservata all’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.
Un ventaglio di ipotesi e situazioni che elimineranno alcune discrasie impositive con le quali, nonostante il Governo vorrebbe appioppare sulle spalle dei Comuni, togliendo loro in modo continuo risorse vitali, l’amministrazione comunale spilingese si schiera dalla parte del cittadino.
