Un paese destinato a sparire?

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Uno scorcio del centro storico di Drapia
Uno scorcio del centro storico di Drapia

RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

Preziosi redattori del giornale,

vorrei commentare l’articolo della strada che collegherebbe Drapia a Tropea.

Nulla di bello si può immaginare quando un paese vuole essere fatto fuori!

Drapia ha sulla carta 2000 abitanti ma è solo la sede amministrativa di centri attivi.

Non è pensabile che si chiami Paese un insieme di case vecchie e nuove che non hanno una Farmacia, un emporio, un negozio per le primarie necessità come il pane e il latte.

Un posto incantevole come Drapia è destinato a sparire per l’incuria dei Sindaci che si sono susseguiti e per volere di qualcuno che impedisce il collegamento con Tropea come via di uscita rispetto ad un’ unica strada soggetta a continue frane. 

Chi vuole questa fine ? Quale interesse e di chi, porta Drapia alla sua fine obbligata?

Vorrei si entrasse nell’argomento con cognizione di causa e con risposte vere e sincere.

Ma sarà possibile averle ? Io aspetto fiduciosa per avere i miei Nonni che mi legano a Drapia

Vorrei fare di più, vorrei poter creare per Drapia qualche Evento che la renda orgogliosa di essere un Capoluogo ma so già quello che Sindaco e Asessore al Turismo risponderebbero  NON CI SONO SOLDI.

E allora? Facciamo morire Drapia? Come un cane agonizzante che è stato preso in pieno da una macchina in corsa. Lo vediamo che ancora si dimena e soffre  in una pozza di sangue ma  andiamo avanti e lo lasciamo li, è molto più facile di qualunque altra cosa da fare.

Drapia non è loro ma  è dei nostri Avi, della nostra Storia, del nostro Patrimonio familiare. Mia Zia Rosa De Rito è morta a Drapia a 50 anni  mentre era in vacanza e sapete perché? Nessuna ambulanza è arrivata in tempi normali e nessun medico era a Drapia per poterla assistere urgentemente. Sono figlia di Orsolina De Rito e mio Nonno Vincenzo e Nonna Giuseppina insieme a Micuccia e Zia Maria Rosa hanno dato a Drapia il loro Credo, Preghiera, Pane caldo, Dolci per le spose, Merletti fatti con l’uncinetto, Melanzane Sotto’olio, Fichi secchi, Pasta di mandorle…Io non voglio perdere questi ricordi e  voglio trasferirli ai miei figli e nipoti  per i quali ho cercato di mantenere in piedi la casa che è storia.

Perché poteri politici e interessi economici possono uccidere Drapia che è un perla che domina dall’alto Tropea e che ha abitanti  talmente rassegnati sul loro destino che non hanno più forza di combattere per il loro paese. I giovani non ci sono più, non nasce nessun bambino, gli anziani soffrono in solitudine e molti sono ammalati de depressione cronica. PERCHE’? Chi lo ha deciso e chi continua a volerlo? La Calabria che riesce a far costruire delle case mai completate, la Calabria che autorizza costruzioni ingombranti a tal punto da togliere visuali ai propri concittadini, la Calabria che accetta la propria povertà nonostante gli aiuti che arrivano anche dall’Europa e non si sa che fine facciano  PERCHE’.

Mi sento calabrese e mio nonno Vincenzo De Rito è morto a Roma ucciso da una camionetta degli Americani ubriachi. 

Per molti Calabresi  che sono dovuti scappare il destino ha riservato il nulla.

Drapia già allora cominciava a non dare lavoro a non essere amministrata bene ma potenzialmente e con la volontà dei più forti  può risorgere e può diventare un paese turistico meraviglioso.

Se solo lo si volesse !!!!!!!!!

Laura Ceccarelli

 

Commenti

comments

25 Replies to “Un paese destinato a sparire?

  1. credo che la risposdta ai vostri perchè è insita nei discorsi che avete fatto. Nel ricordare le tradizioni ,gli usi ed i costumi dei vostri antenati, avreste molto su cui investire..Create da soli un, o più eventi, che ripetendosi ogni anno mantengano viva la storia del paese….pere iniziare non bastano milioni di euro, anno dopo anno si andrà a migliorare

  2. Gentile Laura, dopo aver letto il Suo accorato messaggio, non ho potuto evitare di intervenire. Sono il segretario della Pro Loco Drapia, associazione che da anni cerca di lavorare al fine di contribuire a “risvegliare dal torpore” il nostro territorio e i suoi abitanti. E’ sempre piacevole constatare che ci siano ancora persone realmente innamorate di questa meravigliosa terra, che riconoscono nei suoi scorci, in ogni vicolo, nell’aria che qui si respira, un luogo che sentono parte di sè. E’ vero che Drapia vive nel rischio concreto dell’isolamento ma, senza soffermarmi (perchè non mi compete) sugli aspetti tecnici riportati nell’articolo pubblicato a nome dell’Ass. “Drapia in Europa”, penso di poter affermare, senza timore di essere smentito, che nessuno vuole “fare fuori” il nostro capoluogo. Non so se Lei risiede qui o se è emigrata altrove ma da giovane che da tempo è impegnato nel sociale a Drapia, non posso condividere questo Suo senso di sfiducia e rassegnazione nè l’affermazione che “i giovani non ci sono più”. I problemi esistono: siamo un piccolissimo paese di una piccola provincia del Sud, con tutte le conseguenze che questo comporta ma non rispecchia la realtà la descrizione di Drapia come il regno dell’incuria, dell’abbandono e della mala gestione.. Purtroppo in un commento non è possibile sviluppare tutti i punti che Lei ha sollevato, ne affronterò alcuni: Il tema relativo alla strada “Briganteo” non è semplice come sembra: la realizzazione della strada richiede somme ingentissime a causa della particolare conformazione geologica del costone.. è invece opportuno nell’immediato, adoperarsi per mettere in sicurezza l’arteria attualmente aperta alla viabilità e lo si sta già facendo.. Così come si è già deliberato circa i lavori di riqualificazione del centro storico del paese.. Così come si sono realizzati, anche grazie alla Pro Loco una serie di eventi che hanno messo in luce la bellezza di questo borgo… Purtroppo le informazioni che giungono all’opinione pubblica su temi così delicati e complessi sono parziali e frammentarie, spesso perchè strumentalizzate a fini politici.. E’ comodo dire che tutto fa schifo, difficile al contrario adoperarsi personalmente per cercare di cambiare; è semplice fornire soluzioni che omettono di tenere conto degli ostacoli che si frappongono al lavoro di chi deve amministrare: vedi la burocrazia, i capricci del Governo… E’ dunque difficile che un cittadino, leggendo un giornale come un sito di informazione, possa riuscire a conoscere realmente come stanno le cose, senza pagare il dazio di volute omissioni.. La invito perciò ad integrare la lettura di questo spazio, come di ogni altro mezzo di informazione, confrontandola con le fonti dalle quali le notizie sono tratte. Ho letto che ha chiesto di interagire con il comune, mi permetto perciò di fornirle alcuni riferimenti a riguardo.
    Per seguire la nostra attività: http://www.prolocodrapia.com
    Per seguire l’attività dell’Amministrazione Comunale: http://www.comune.drapia.vv.it
    Per parlare direttamente col sindaco: sindaco.drapia@asmepec.it

    Con l’auspicio di lavorare presto insieme per la rinascita di Drapia, le auguro una buona serata.

    Domenico Aiello.

  3. Carissimo Domenico,
    mi sorprende, ma devo dire non poco, che sia tu ad intervenire per dare “spiegazioni” alla signora ed ai lettori del nostro sito anziché l’amministrazione.
    Quanto alla Briganteo, come ho avuto modo di spiegare su questo blog circa un anno e mezzo fa, il sindaco ha detto che il sottoscritto sparava cifre a caso, ma ho dimostrato che è il contrario: le baggianate non fanno parte del mio repertorio, bensì di quello di qualche altro.
    Quanto alla messa in sicurezza del versante sulla prov 18, è da anni che c’è un finanziamento. L’anno scorso il sindaco ha fatto un incontro pubblico durante cui, almeno così si pensava, avrebbe dovuto spiegare le ragioni del considerevole ritardo di avvio dei lavori. Chi ha assistito a quell’incontro ha visto, da una parte un gruppetto di anziani che chiedeva legittime delucidazioni, dall’altra un sindaco aggressivo che ha fatto una figura imbarazzante e che, praticamente, non ha spiegato un bel niente.
    Visto, quindi, che ti ergi a ufficio stampa di questa amministrazione, ti chiedo di rispondere, dopo naturalmente aver interpellato il tuo sindaco, almeno ad una delle innumerevoli questioni da noi sollevate: perché hanno fatto due bandi per la piazza di Brattirò anziché uno?
    E’ da tantissimo tempo che questo mio quesito attende una risposta.
    Ti chiedo di fornirmela … altrimenti, come dici tu, le informazioni che giungono all’opinione pubblica sono veramente “frammentarie”, “parziali” e … “volutamente omesse”!

    MarioVallone

  4. Per fare politica ci vogliono soldi!!!!! comunque c’è da segnalare che nessuno a Drapia ha preso in considerazione che la wind è zeroooooooo cioè che se hai una sim wind e ti trovi a Drapia, e devi fare una chiamata non la puoi fare.Io l’anno scorso mi trovavo al comune, ho dovuto fare una telefonata, avendo il telefono con sim Wind, non prendeva il mio cellulare e mi sono dovuto far prestare il cellulare da un impiegato comunale gentilissimo. ho chiamato io più volte a fare la segnalazione alla wind che nel territorio di Drapia la linea wind è scadente e mi hanno detto che c’è un guasto non so di che cosa e poi mi hanno detto di mettere la sim in un altro cellulare verifica fatta da me, ma non si è risolto niente. Perché non si sistema?Di chi è la competenza in questi casi del comune o dell’operatore?

  5. Mario carissimo,
    non credevo che i lettori che commentano i post di vibonesiamo debbano successivamente spiegare perchè hanno commentato. Ho semplicemente risposto alla scrivente perchè mi hanno colpito la sua passione e le sue parole quasi disperate nel descrivere una situazione tragica. Ritenendo che un appello così accorato non meritasse di non ricevere risposte, le ho fornito la mia opinione, non la verità! Non ho la competenza per dare spiegazioni a nessuno. Mi spiace constatare che secondo i tuoi schemi chi non si adegua alla politica del “tutto va male” non può essere semplicemente uno che la pensa diversamente ma deve essere etichettato come un emissario del “nemico” e come tale deve ricevere un gratuito rimprovero dal gestore del sito.. Non capisco perchè dici che sono intervenuto io “anzichè l’amministrazione”; non comprendo il tuo tono polemico e indispettito; NON ACCETTO il fatto che mi poni domande che nulla hanno a che fare con me dicendo che devo andare a consultarmi col mio sindaco prima di rispondere! Il mio intervento, come quello di ogni altro lettore, esprime il pensiero di una persona libera e la libertà diventa tale quando si accetta che qualcuno può liberamente dissentire.
    Cercherò di non disturbarti in futuro.
    Ti auguro una buona serata.

    Domenico Aiello.

  6. Domenico,
    non capisco io il tuo tono polemico e le tue insinuazioni nel primo post.
    Non è, anzitutto, vero che nessuno ha dato risposta alla signora ed alle questioni da lei sollevate. Ho approvato un suo commento, le ho risposto ad email che mi ha mandato in privato e le ho creato un apposito post. Quindi, non dire che nessuno ha risposto alla signora. Che tu, considerando quello che hai scritto, non abbia fornito la verità, ma solo la tua opinione mi pare evidente.
    Nessuno ti ha chiesto di spiegare perché hai commentato, sei stato tu a “spiegare” alla signora ed ai nostri lettori la tua versione di ciò che sta accadendo nel Comune di Drapia ed io, siccome sono stato chiamato in ballo dalle tue argomentazioni, ti ho semplicemente risposto. Tu, piuttosto, non hai risposto alla mia domanda. E, se NON ACCETTI domande su cose che non sono di tua competenza, allora ti contraddici perché sei tu stesso a dare risposte su cose che non sono di tua competenza erigendoti a difensore di qualche altro.
    Dici, inoltre, che hai a cuore il territorio ma non ti poni il fondamentale problema di come vengono assegnati i lavori e gli incarichi nel nostro Comune. Se la cittadinanza appoggiasse le nostre denunce le cose potrebbero cambiare veramente; invece vi sono persone, e mi dispiace che tra queste vi siano giovani, che non supportano le nostre segnalazioni, anzi, difendono chi fa queste porcherie. Siamo noi ad avere altri fini oppure queste persone?
    Io, come vedi, non censuro nessuno, neppure, ed a maggior ragione, chi la pensa diversamente da me. Altri omettono informazioni, altri (vedremo meglio nei prossimi mesi chi) manipolano per fini politici.
    Io sono libero, dico sempre quello che penso e ciò che dico può essere commentato come hai fatto tu. Non sono certo uno che rifiuta il confronto. Tutti possono leggere e commentare quello che scrivo. Non ho niente da nascondere al contrario di altri.
    Se ci sono informazioni frammentarie, parziali e volutamente omesse, quelle provengono proprio dalle fonti che hai indicato tu. Ti lascio, in tal senso, con una frase di George Bernard Shaw: “Esistono cinque categorie di bugie; la bugia semplice, le previsioni del tempo, la statistica, la bugia diplomatica, e il comunicato ufficiale.”

    MarioVallone

  7. Nei prossimi giorni, non appena si saranno realizzate alcune condizioni, pubblicheremo una nota di replica alla vergognosa “aggressione” patita da questa associazione nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale ad opera del Sindaco e dell’Assessore ai LL.PP., i quali – una volta di più – si sono cimentati nell’esercizio in cui maggiormente eccellono: quello di sparare fandonie in risposta (senza possibilità di replica) ad alcune nostre considerazioni critiche nei riguardi dell’attuale Amministrazione, ultima delle quali quella, concernente la strada c.d. “Briganteo”, all’origine del pregevole intervento della sig.ra Ceccarelli e del dibattito che ne è conseguito. Siamo sicuri che anche il sig. Aiello, leggendola, sarà lambito dal dubbio che forse la sua fideistica adesione al Verbo degli “Illuminati” abbisogni di una qualche rivisitazione. Per il momento, due cose vorremmo indirettamente domandare al sig. Aiello:
    1) posto che egli premette di non possedere competenze tecniche, ci dice come fa a sapere che per la realizzazione dell’opera in parola occorrono ingentissime somme? Può forse egli contare su canali di informazione privilegiati, inaccessibili ai normali cittadini (per non parlare degli “eretici”)? E – in tal caso – ci può spiegare, di grazia, perché l’Amministrazione ha conferito il relativo incarico al Responsabile UTC quando già a priori sapeva che l’importo massimo del finanziamento non poteva superare il milione di euro e che il Comune non disponeva di fondi integrativi? Forse per tentare di menare per il naso i “Drapioti”? (nostra “maligna” illazione!)
    2) Ci può, ancora, dire perché parla di informazione distorta e di strumentalizzazione politica? Quanto alla prima asserzione, lo invitiamo a rileggere i nostri post precedenti riguardanti l’argomento; in merito alla seconda, vorremmo sommessamente ricordargli che questa associazione è stata costituita quasi cinque anni fa e da subito ha cominciato a fare Politica alla luce del sole, battendosi (insieme a pochissimi altri, tra i quali non figura il sig. Aiello) per i temi della legalità, della trasparenza amministrativa e della partecipazione popolare (ed anche su questo versante può risultare utile un’indagine retrospettiva su quanto da noi pubblicato). E a proposito di strumentalizzazioni, a noi pare che quello del sig. Aiello sia – dopo un lungo silenzio di quasi cinque anni – un (legittimo, per carità!) tentativo di captatio benevolentiae nei confronti di coloro i quali verosimilmente appaiono ai suoi occhi come numi tutelari investiti della “potestà” di decidere, da qui a non molto, le candidature per le amministrative del 2014; ma anche questa è solo una nostra opinione e, comunque, l’interessato non deve certo rendercene conto.
    Vorremmo concludere questo annuncio di futuro intervento con un doveroso ringraziamento nei confronti della consigliera di minoranza avv. Maria Carone, la quale ha avuto la sensibilità e la correttezza istituzionale di censurare con garbo e decisione il soliloquio di chi in corso di seduta ha avuto l’impudenza di autoproclamarsi, quasi per decreto, “non criticabile” (ricevendo per questo anche le critiche del capogruppo di minoranza dott. Pasquale Pugliese), sottolineando l’inaccettabilità di un confronto monco per difetto forzato di contraddittorio.
    Con animo sgombro da ogni risentimento di natura personale nei confronti di chicchessia, porgiamo a tutti gli intervenuti i nostri cordiali saluti.
    Associazione culturale DRAPIA IN EUROPA

  8. Gentile Ass. Drapia in Europa,
    premetto che mi trovo in difficoltà nell’interagire con chi omette di firmarsi. Sottoscrivere quanto dichiarato, anche quanto si rappresenta un’associazione, è un gesto opportuno oltre che rispettoso nei confronti dell’interlocutore e dei lettori.
    Ritengo che il Vs commento, nei punti in cui si riferisce alla mia persona, per il tono usato ed i concetti espressi, sia del tutto fuori luogo.
    Il mio intento, lo ripeto, era semplicemente quello di fornire un contributo di riflessione alla sig.ra Laura non di intavolare le solite diatribe verbali fatte di provocazioni e fondate su argomentazioni superficiali e tendenziose. E’ evidente che i rapporti nella vita della nostra polis siano tesi ma questo modo di interagire non mi appartiene e non intendo prestarmi quale bersaglio su cui sfogare la rabbia repressa. Questa forma di confronto, tipico dei nostri vecchi politicanti, è la ragione per la quale i miei coetanei preferiscono disinteressarsi della cosa pubblica.
    Siamo abituati a liquidare le persone ponendo sulle loro fronti delle etichette prestampate, cercando di farle rientrare nelle uniche due categorie che conosciamo: “con me o contro di me”. Io non rientro in questi schemi, in questo modo di fare politica vecchio e provinciale.
    Drapia ha bisogno dell’interesse e della partecipazione di tutti i cittadini che si devono sentire protagonisti e depositari di un’eredità preziosissima. La vera partecipazione però si crea con un autentico atteggiamento collaborativo e questo presuppone che nessuno si debba ritenere unico depositario del giusto, esclusivo baluardo a difesa della verità. Quando le parti (lo ripeto: entrambe le parti) avranno abbandonato questo approccio autoreferenziale ed adottato la politica del dialogo, quando ognuno vedrà nell’altro una risorsa e non un nemico, allora Drapia avrà ottenuto il pass per un futuro migliore.
    Io nel mio piccolo, come sempre ho fatto, sono pronto a lavorare con tutti, voi per primi, senza secondi fini. La base necessaria deve però essere il rispetto reciproco e l’obiettivo esclusivo il bene della nostra terra.

    Domenico Aiello

  9. Ciao Laura.
    motivi di lavoro mi hanno reso latitante nei tuoi confronti ma un poco meno con altri amici con i quali sono oggi in stretto contatto. Condivido pienamente la tua analisi della situazione e non nascondo la mia sincera emozione quando ho letto il tuo scritto. Desidero ricordare che l’inizio l’inevitabile fine del paese di Drapia capoluogo ed in particolare la premeditazione, direi quasi scientifica, di distruggere il centro storico (dichiarato da documenti ufficiali) è cominciata circa trenta anni fa. Credo nel 1983.(Consiglio chi avesse interesse, tempo e curiosità di conoscere i nominativi dei rappresentanti eletti per Drapia capoluogo, a consultare i risultati elettorali di quel quinquennio). L’inizio della fine di Drapia, la farei risalire a quella data, momento in cui il vecchio selciato (u basulatu) non esiste più. L’antico selciato era una pavimentazione irregolare, in pietra di granito, con il quale si rivestì nell’anno 1900, l’unica via che attraversa il paese di Drapia: Corso Umberto I (l’anno della pavimentazione era scolpito sulla guida di centro del selciato,in direzione dell’angolo della torre campanaria della chiesa di Drapia e la casa dei De Rito). Chi ormai non c’è più, mi raccontava che all’epoca fu una grande novità, un segno quasi di benessere collettivo, comodità e progresso che nessuno dei paesi vicini poteva vantare. In questi ultimi, le strade e tutte le vie, erano ancora allo stato di terra battuta. Dal 1983 questa memoria storica, ricordata e vissuta da almeno tre generazioni, è stata sepolta viva e violentemente inumata da un luttuoso manto d’asfalto. L’antico corso, lucente e pulito di pietra granitica è stato relegato, costretto e gettato nell’oblio. Drapia ha così perso, d’improvviso, la sua identità storica; è stata cancellata insomma, quella identità culturale che la pavimentazione, assieme ai portali di granito ancora rimasti, prepotentemente manteneva. Da quì in poi l’inesorabile declino, voluto, da amministrazioni dilettanti. Soggetti non affezionati alle proprie origini, inidonei e non all’altezza di comprendere (sic!) che conservare e tramandare l’antico, non significa negare o rifiutare le comodità ed il progresso: significa, al contrario, capacità di innestare il nuovo sull’antico e di respingere l’illusione che le novità debbano cancellare ogni traccia del passato. Le passate amministrazioni non hanno capito, che Drapia ha fortissime potenzialità di sviluppo. Purtroppo fino a quando questa classe politica locale, sorda e sterile a qualsiasi tipo di stimolo, sarà presente sulla scena, nulla potrà cambiare: conosciamo ormai il loro fare. Laura, ascolta, tieni conto che le nuove amministrative sono ormai alle porte; non escludiamo una nostra eventuale candidatura alla guida del territorio, assieme ad amici di alto profilo morale e professionale! Prenderemo solo i nostri voti, va bene lo stesso ma “non facciamoci rubare la speranza” di agire: proviamoci.

  10. Riteniamo inutile ogni tipo di replica; il quadro ci sembra chiarissimo. Solo due brevissime considerazioni:
    1) chi sia il presidente dell’associazione “Drapia in Europa” crediamo sia noto a tutti coloro i quali seguono le vicende che riguardano il Comune, soprattutto se attenti come il sig. Aiello (comunque, a scanso di equivoci, stavolta lo riporteremo in calce). Accusarci di volerci nascondere ci sembra obiettivamente ridicolo;
    2) riteniamo che il sig. Aiello faccia torto alla sua intelligenza se si ritiene libero di lanciare ad altri accuse di “fornire informazioni parziali e frammentarie, spesso perché strumentalizzate a fini politici” e aspettarsi, nel contempo, applausi di approvazione da parte dei destinatari delle stesse.
    I fatti sono fatti e da essi non si può prescindere; le opinioni sono tutte legittime, ma per essere anche credibili con i primi devono fare necessariamente i conti. Ribadiamo l’invito al sig. Aiello a rileggere (o a leggere) i nostri precedenti interventi; vedrà che, al netto di qualche fisiologica polemica, vi troverà interessanti spunti di riflessione.
    Non torneremo più sull’argomento fino all’annunciato futuro intervento.
    Domenico, non ce l’abbiamo con te, ma dovresti imparare ad essere un po’ più prudente prima di avventurarti in affermazioni così impegnative.
    Senza rancore, cordiali saluti
    Rodolfo Mamone
    Presidente associazione DRAPIA IN EUROPA

  11. x cortesia fammi qualche data di questi eventi fatti a drapia ti ripeto drapia capoluogo grazie

  12. x cortesia fammi qualche data di questi eventi fatti a drapia ti ripeto drapia capoluogo grazie
    s drspis ci conosciano tutti ma tu chi sei
    non mi sembra una persona di drapia

  13. speroo che risponderai a me ma insomma chi sei se sei di drapia capoluogo fammi sapere

  14. gli eventi hanno bisogno di partecipazione e solidarietà.se il Sindaco di Drapia mi assicurasse un palco le luci un server e delle locandine da distribuire potrei portare di tutto per ravvivare Drapia . Tra luglio e Settembre mi basterebbero 3 o quattro date disponibili e si passerebbe l’estate in attesa di una sera insieme a tutti con artisti professionisti .
    Accetto consigli e critiche costruttive ma innanzitutto solidarietà e senso di comunione
    Laura

  15. Gentilissimo Aiello,
    comprendo la sua replica e la sua voglia di verità assoluta su quanto si fa a Drapia da parte di chi come lei farà il massimo ma non sono io a dover osservare che a Drapia
    non c’è un mezzo che porta a Tropea
    non c’è un bar
    non c’è un emporio
    non c’è una piccola Farmacia
    non c’è un medico fisso
    non c’è un centro sociale per gli anziani
    non c’è un centro convegni per la trasmisione di un film un documentario o parlare con il Sindaco con almeno 50 persone.
    Ogni anno passo davanti al Comune tr luglio e Agosto. NOn ho mai e dic mai trovato il Sindaco in sede.
    Non ho mai trovatouna proloco
    non ho mai potuto parlare di eventi
    non ho mai sentito parlare di convegni
    non ho mai sentto parlare di riattivareDrapia
    L’unica festa organizzata il 12 agosto è la festa dell’emigrante quando a Caria la sagra della sujaca porta ricchezza per tutto il paese a Gasponi la festa del dolce porta attività delle donne e convivialità oltre che entrate
    il Teatro di Drapia per esempio che è più bello del nostro Teatro eliseo di Roma perchè non può essere utilizzato? Da dove arrivavano i finanzialenti per costruirlo e perchè la costruzione è finita lì? Perchè gli eventi estivi non possono essere svolti in quello spazio che è ormai diventato privato non si sa come ? .
    da dove iniziamo ? Come posso aiutarvi ?
    e voi come potete aiutare noi che ancora fiduciosi veniamo aDrapia con la speranza che il prossimo anno troveremo almeno una strada sicura .
    parlo da turista e non da citttadina, ma sono proprio i turisti che saranno la ricchezza d Drapia se voi non incentivate il turismo nessun governatore potrà farla risuscitare .
    un cordialisimo saluto
    laura

  16. Rodolfo ogni opinione non può investire direttamente le persone ma le sue idee e nessuna idea malsana o giusstissima ha una colpa o una responsabilità. Le parole a volte escono dal cuore a volte dal cervello e non sempre riusciamo a indirizzarle bene ! Viene con sè che si può sbagliare a dire ma non ad agire . Fare gli ineressi di un paese facendone morire un altro che è il cpaoluogo è una responsabilità che ognuno di noi ha me compresa che intervengo da Roma comodamente seduta davanti al computer. TROVO CHE SIA IL MOMENTO ULTIMO PER AGIRE ALTRIMENDI DRAPIA CE LA GIOCHIAMO.
    Sono a disposizione di drapia per quello che posso fare affinchè non muoia.
    Laura CECCARELLI

  17. Gentile Laura,
    la invito a contattarmi all’indirizzo domenico_aiello@live.it, sarò lieto di fornirle tutte le informazioni che desidera, sia in relazione alla nostra attività che ai nostri progetti futuri.
    Cordialmente

    Domenico Aiello

  18. …non capisco perché queste informazioni si debbano fornire in privato e non pubblicamente visto che si parla di eventi ed attività di interesse pubblico…

    MarioVallone

  19. Hai ragione Mario. Ti ringrazio perchè mi dai l’occasione (e lo spazio) per dire che l’invito è rivolto a tutti!
    Potete interagire con la Pro Loco in qualsiasi momento, sia su Facebook (Pro Loco Drapia Puntocom)che via e-mail (prolocodrapia@live.it). Potete contattare anche me personalmente o il presidente, Avv. Antonio Furchì. Saremo felici di fornirvi ogni info utile. Vi invitiamo inoltre, come sempre abbiamo fatto in questi anni, a partecipare attivamente, sia entrando a far parte dell’associazione, sia semplicemente fornendoci le vostre idee e dimostrandoci la vostra vicinanza perchè abbiamo bisogno del contributo di tutti. La Pro Loco è una risorsa che i soci fondatori hanno deciso di donare alla collettività e sta ad ognuno di noi impegnarsi per per potere migliorare l’efficacia della nostra attività di valorizzazione di un territorio ricco di risorse e potenzialità inespresse.
    Vi aspettiamo anche sul nostro sito http://www.prolocodrapia.com

    Domenico Aiello

  20. e non sei normale rispondi alle domande in modo chiaro sii educato rispondi sul blog non abbiamp nulla da nasconderci o parlare in privato

  21. non ti puoi permettere di inteloquiare con le persone normali e civili ti stai comportando male io non sono una politicante drapiota che ti rompo x avere notiziee sulle situazione di drapia sei pregato di non allargarti su il tuo profilo di facebook mettendo quella stupida frase non ti conosco ma scusami te lo dico alla drapiota quantu si s………………….rosa

  22. chi sono io laura ceccarelli ? Io sono nipote di Maria Rosa e Micuccia la salinera ! Zia Maria Rosa era sposata Romano e mia madre è la nipote . In breve il fratello di zia Maria Rosa era il papà di mia madre Lina De Rito . Cugini alla lontana con Lucia De Rito di Drapia.
    Presentazione fatta potete contattare quando volete per proporvi eventi di ogni tipo da fare a Drapia .

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