La musica, insomma, risulta un potente strumento di celebrazione della vita, primo fra i valori della cristianità. Probabilmente proprio per tale ragione la FITP (federazione italiana tradizioni popolari) al fine di rendere omaggio a santo padre Pio ha allestito, dal 22 al 24 novembre scorso, un’importante rassegna musicale, sacra e folcloristica.
Teatro dell’evento San Giovanni Rotondo. Fra i partecipanti (per giorno 22) anche il “Gran complesso bandistico Giuseppe Verdi di Zungri” con 32 suonatori in alta uniforme, presentato dal maestro Gianmarco Caputo. A raccontare le fasi salienti della giornata il presidente del complesso, lui stesso suonatore di tromba, Nicola Pugliese: «Quella vissuta qualche giorno fa è sicuramente un’esperienza irripetibile. Ben 47 i gruppi folcloristici e le bande musicali presenti all’evento, accolti con enorme cordialità. Il mio ringraziamento va al sindaco, Francesco Galati e a Francesco Mamone che hanno fattivamente sostenuto l’iniziativa e a Benito Ripoli, presidente della Fitp. Una menzione di merito -ha aggiunto Pugliese- anche al gruppo dirigente del complesso, e, in primis, a Maria Rosa Cichello, Domenico Cimadoro e Rosa Gaudioso. Da sottolineare la professionalità del capobanda artistico Francesco Limardo. Ma soprattutto un sincero grazie al gruppo che compone la banda, capace di portare lustro al proprio paese in ogni angolo della nazione».
Fra i presenti pure Pietro Limardo, comandante dei vigili urbani del comune di Zungri e l’assessore Francesco Mamone. Il vicesindaco Caterina Gaudioso, anche lei al seguito del gran complesso bandistico ha dichiarato: «Altissimo il livello dell’iniziativa in argomento.
Le esecuzioni dei ragazzi di Zungri si sono caratterizzate per la loro competenza, finezza ed eleganza. Le risultanze di tale partecipazione hanno un positivo impatto sia in termini aggregativi che strettamente culturali. Autentici momenti di crescita umana che -ha concluso la Gaudioso- proiettano felicemente i componenti della banda nella contemporaneità. Confronto, esperienza, valori e socialità i tratti salienti della manifestazione».
La Chiesa reca nel suo stesso nome l’idea dell’universalità. La musica è per sua natura internazionale e profondamente umana.
Assonanze forse non del tutto casuali.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’ora della Calabria il 29 novembre 2013, p.32
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